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Il personaggio

Una vita in tuta, il traguardo del re del fitness: "Prof, musica e muscoli. Vi racconto i miei primi 80 anni"

Enzo Laghi, per tutti “Enzino”, il re del fitness di Forlì, festeggia 80 anni. Quella che ha aperto in via Ravegnana, a pochi passi dal Foro Boario, la Record Body Line, è infatti tra la prime palestre che sono sorte in città

Incontrarlo in giacca e cravatta è un evento più unico che raro. “Forse è capitato solo per il mio matrimonio, nel 1967”, scherza. Tuta, felpa e scarpe da ginnastica sono i fedeli compagni della sua vita quotidiana. Insieme agli inseparabili occhiali da vista a goccia. Enzo Laghi, per tutti “Enzino”, il re del fitness di Forlì, festeggia 80 anni. Quella che ha aperto in via Ravegnana, a pochi passi dal Foro Boario, la Record Body Line, è infatti tra la prime palestre che sono sorte in città.

La musica

“E dopo un giorno, ti accorgi che un anno è gia passato”, gli direbbero i Pink Floyd, il gruppo preferito di Laghi. Quella di Enzo è una vita ricca di aneddoti e passioni, a cominciare dalla musica. “Per quindici anni ho suonato ed inciso. Ho fatto il chitarrista in due band, i “Rangers” e “La fine del mondo 2000”. Ci divertivamo, esibendoci nei locali e anche al mare nelle sere d'estate. Ho ancora la mia chitarra elettrica in casa, una Fender del 1964, ma negli ultimi quarant'anni l'avrò toccata cinque volte”. E' stato anche compositore, “ma poi ho mollato tutto”. 

Il ruolo da prof

Diplomatosi con specializzazione in metalmeccanica all'Itis, Laghi è stato per circa trent'anni docente all'Istituto Tecnico Industriale, dove insegnava materie tecnico e pratiche. E tra una lezione ed un'altra si dedicava all'altra sua passione, quella del culturismo, costruendo anche attrezzature specifiche. “Tra i miei allievi - confessa - c'era anche Nerio Alessandri, che sarebbe diventato il patron di Technogym. Gli ho dato tanti preziosi suggerimenti”. 

Una vita da sportivo

Ma come è scoccata la scintilla per il mondo del fitness? Racconta Laghi: “Praticavo podismo e ciclismo da ragazzino e pesavo 54 chili. Poi cominciai ad allenarmi con un incudine da 38 chili, alzandolo e facendolo cadere in terra, e ricordo che mio padre si arrabbiava perchè creavo dei buchi per terra”. Allenamento dopo allenamento, prosegue, “sono arrivato a 75 chili di muscoli sani, costruiti naturalmente, cercando di interpretare le regole importanti del buon allenamento unite ad una sana alimentazione. Mangiavano non troppi carboidrati, discretamente le proteine, ma senza eccedere, perchè troppe non fanno bene. Frutta e verdura sono state sempre il mio alimento più importante. Non avevo il fisico per diventare una montagna di muscoli; non volevo percorrere la strada dei culturisti dell'epoca, ma avere un fisico resistente, armonioso e ben strutturato”. Laghi si è cimentato nei campionati italiani di culturismo, “con risultati neanche mediocri”, l'ultimo dei quali disputato a Firenze nel 1960. 

Studiando e prendendo diplomi federali, ha cominciato ad insegnare alla Polisportiva Edera, prima di mettersi in proprio e dare vita ad una palestra tutta sua. “Di fitness e non di culturismo, perchè mi sono focalizzato sulle attività aerobiche”, tiene a specificare Laghi, rivelando come è nata l'idea: “Mia figlia Milena faceva ginnastica ritmica e aveva la necessità di svolgere un programma di allenamento dedicato ai tendini del tallone d'achille e alla schiena. Fu il professor Leonardo Gui, grande medico ortopedico, docente e autore di numerose pubblicazioni, che mi diede l'idea per avviare un'attività motoria dedicata alle donne. Era il 1979. E ci si allenava ascoltando la musica, che all'epoca era una novità”.

La palestra

Dal 1983 la “Record Body Line” ha casa in via Ravegnana, a pochi passi dal Foro Boario: “Negli anni è diventata sempre più grande e spaziosa, offrendo la possibilità di partecipare a più corsi e attività. La sala conta 85 macchine, con attrezzi tradizionali che si sono evoluti nel tempo”. Il segreto di un buon allenamento? “Sono dell'avviso che occorre allenarsi con i sovraccarichi per mantenere la massa muscolare efficiente, perchè frena la sarcopenia. Fino a 40 anni è possibile aumentare la massa magra, poi gradualmente si andrà a perderla”. 

Entrando in palestra Laghi si mischia tra i suoi clienti, svolgendo esercizi e dispensando consigli: “Ad una certa età ho dovuto rinunciare a fare esercizi con alcune macchine, perchè le cartilagini si assotigliano e possono sopraggiungere problemi fisici come l'atrosi. Quella del fitness è un'attività che varia negli anni, trasformandosi da uno sport duro a soft e medicale per mantenere attivo il corpo. Io mi alleno praticamente tutti i giorni, effettuando meno serie, ma con più ripetizioni, senza usare i massimali di una volta”.

Il 'segreto'

Passano gli anni, ma Laghi non dimostra affatto l'età incisa sulla carta d'identità: “Sono 65 anni che faccio attività fisica ed ho abbandonato il culturismo che ne avevo 20. Il lavoro in palestra mi accompegnerà per tutta la vita e credo di aver capito per tempo come farlo per mantenermi in salute il più possibile. Certo, accuso a volte problemi schiena, articolari, spalle e calcificazioni”. A tavola qualche strappo alle regole se lo concede: “Mia moglie in cucina lavora molto bene, perciò mi lascio andare alle sue virtù culinare, dai primi ai dolci. Ma fortunatamente, allenandomi sei volte alle settimana, sono riuscito a contenere l'aumento del peso”. Enzo è il classico esempio di come un buon vino invecchiando migliora. Ma niente patti col diavolo, a meno che non sia rossonero: “Il Milan è un'altra grande passione, ma mi sta facendo soffrire e non poco”.

Il futuro

Quanto al presente futuro, ad ereditare quanto di buono costruito negli anni da Enzo c'è il figlio Cristian, in passato anche cintura nera terzo dan di karate: “Oltre ad essere insegnante di educazione fisica, con diploma all'Isef di Bologna e in scienze motorie, è diventato dottore biologo nutrizionista. Porta avanti non solo l'attività della palestra, come istruttore e guida di corsi, ma ha completato quello che non sono riuscito a fare”. Nel tempo libero Enzo non sta con le mani in mano: da oltre quarant'anni infatti coltiva un altro hobby, quello del restauro di oggetti di antiquariato.

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