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Cronaca

Esprime solidarietà a Forza Nuova, sindacalista espulso dalla Cgil: "Libertà di pensiero"

Se la Cgil lo mette alla porta per un commento su Facebook, Forza Nuova gli apre le sue di porte, esprimendogli solidarietà

Se la Cgil lo mette alla porta per un commento su Facebook, Forza Nuova gli apre le sue di porte, esprimendogli solidarietà. E' l'assurda situazione che si è venuta a creare su Paolo Anderlucci, sindacalista della Cgil, membro del direttivo provinciale della Fillea-Cgil, il sindacato Cgil dei lavoratori dell'edilizia. Sulle tensioni che si sono consumate nel giorno dell'Immacolata al Mercatino di Natale, Anderlucci si è espresso con toni molto duri nei confronti dei manifestanti di sinistra che bloccavano il passaggio al banco di raccolta firme di Forza Nuova. 

“Poveri progressistucci che non amano chi la pensa diversamente da loro”, ha scritto. E ancora: “Intendo manifestare solidarietà agli attivisti di Forza Nuova, colpevolmente osteggiati da chi la democrazia non ama e non onora”. Il commento era stato postato dal profilo 'Paolo Labile' riconducibile tramite le foto a Anderlucci, che ha confermato di essere lui l'autore del post, che scritto da un dirigente della Cgil fa sobbalzare sulla sedia, non tanto per il contenuto ma per il mittente. 

Gli altri post

In verità il profilo di 'Paolo Labile' presenta numerosi post dello stesso indirizzo, dal classico 'No ius soli' al “Se hai un lavoro, sei bianco, vagamente cattolico, non ti droghi, sei pure etero e magari, anche, democratico allora sei spacciato”. Mentre sui fatti della scorsa settimana scriveva “...come mi fanno inc***re i progressiti finti democratici...”, ed ancora “democraticucci complessati che amano talmente tanto sentire il suono della propria voce da essere incapaci di qualsiasi confronto”. Ed infine: “Complessati ominucoli che in nome di un antifascismo anacronistico che trasuda di vera dittatura tentano di zittire e schiacciare chiunque esca dal coro”. Una critica palese ed anche legittima che, tuttavia, prima del post “incriminato” non era tuttavia sfociato nella solidarietà a Forza Nuova, che gli è costata l'espulsione dalla Cgil nel giro di un giorno.

L'espulsione della Cgil

Così, infatti, gli hanno comunicato il segretario generale CGIL Forlì Paride Amanti, il segretario generale Fillea dell'Emilia Romagna Maurizio Maurizzi e il segretario provinciale Fillea Forlì Domenico Parigi: “Abbiamo rilevato che un profilo Facebook, intestato a tale Paolo Labile, porta una foto nella quale sei riconoscibilissimo e che pertanto riporta a te la responsabilità di quel profilo. Sul profilo in oggetto sono contenute dichiarazioni di solidarietà a Forza Nuova e prese di distanza dalla reazione antifascista che la citta di Forlì, la CGIL e le Forze Democratiche e antifasciste forlivesi hanno messo in campo contro le provocazioni di questa formazione neofascista. Queste affermazioni apparse sul profilo che riteniamo a te riconducibili sono incompatibili con l’appartenenza alla CGIL e tanto più ai suoi organismi dirigenti (nel tuo caso il Comitato Direttivo della Fillea) e lesivi dell’immagine dell’organizzazione tutta. Dobbiamo pertanto prendere atto con rammarico che ti sei messo fuori dall’organizzazione e constatare la cessazione del rapporto associativo dalla CGIL (ai sensi dell’art. 3 dello Statuto), a meno che, non si tratti di uso abusivo della tua immagine, nel qual caso ti invitiamo a dichiarare pubblicamente entro le prossime 24 ore la tua ferma condanna a Forza Nuova e la tua piena solidarietà con chi è stato vittima delle intimidazioni neo-fasciste”. Il segretario Paride Amanti ha sottolineato che, dato che la Cgil nel suo statuto, fa riferimento ai valori fondanti della Costituzione e dell'anti-fascismo, la permanenza di Anderlucci è incompatibile con i valori dell'organizzazione sindacale.

Forza Nuova: "Cacciato per aver difeso la libertà"

A diffondere il provvedimento a carico di Paolo Anderlucci da parte della Cgil è la stessa Forza Nuova, che commenta con una nota: “La disoccupazione aumenta, il precariato è oramai ai massimi storici, la povertà dilaga, i pensionati sono ridotti alla fame, eppure il problema per la principale associazione di rappresentanza dei lavoratori, quale la Cgil, rimane Forza Nuova. Dopo che a Forlì il segretario locale Fiom Cgil Gianni Cotugno ed altri accoliti del sindacato hanno cercato di impedire una raccolta firme promossa da un’associazione femminile di volontariato, ora con lo stesso metro democratico la Cgil espelle il sindacalista Paolo Anderlucci, dopo 13 anni di attività, per aver espresso solidarietà a Forza Nuova, cacciato per aver difeso la libertà di pensiero”.

Anderlucci: "Grazie a chi mi sostiene"

Non sono mancate le solidarietà ad Anderlucci, anche se con parziali prese di distanza.L'ormai ex sindacalista Cgil aveva postato la “solidarietà incriminata” a commento di un post pubblico dell'ex  vicesindaco Giancarlo Biserna. E commenta Biserna stesso: “Credo che Paolo Anderlucci non abbia difficoltà a dichiarare la condanna a Forza Nuova, e farebbe bene. Del resto lui nei post lo ha, pur implicitamente, detto. Le uniche cose che gli si possono contestare sono 1) che ha dato solidarietà a chi ha bastonato (la solidarietà a chi invece è stato bastonato l' ha data? Non ho capito) 2) che non ha colto che l' apologia di fascismo è un reato a prescindere. Ma, e qui gli do la mia solidarietà, Paolo ha detto quelle cose in buona fede in un discorso in più parti condivisibile. Quindi chiedo alla Cgil di rivedere le sue decisioni, ma almeno di aspettare che siano le indagini di Polizia e la magistratura a stabilire come sono andati veramente i fatti. Solo dopo decida. Non ci giustifichiamo sempre, anche noi di sinistra, col solito ritornello "Lasciamo lavorare la magistratura!!!!" Allora, di fronte a un caso nella sostanza ancora da chiarire, siamo coerenti anche qui. Per favore Paride, aspetta, proprio nell'interesse della vigilanza costante contro il fascismo, dove la guardia non va mai abbassata, ma tenuta alta bene".

E sempre su Facebook  Anderlucci alla fine ha ringraziato: “Ringrazio tutti coloro che con un like un commento una condivisione o una telefonata hanno inteso manifestarmi la loro solidarietà”

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