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Cronaca

Un'imprenditrice alluvionata: “Il mutuo ancora da pagare diventava angoscia, ma la solidarietà dà una forza incredibile”

La tenace imprenditrice vuole rinascere, l’estetica vuole riaprire. Sa che non è sola: “Ho scoperto che la solidarietà scalda il cuore e dà una forza incredibile per reagire”

“La perfezione non esiste. Ma dal 1981 c’è l’Officina Estetica Manuela, che rende bella l’imperfezione”. Sono passati quattro anni da quel giorno radioso in cui Manuela Spada riapriva, in via Bainsizza 86, il suo Istituto di Bellezza ampliato e rinnovato. “Laddove fino al 2019 c’era un fabbro – scrisse due anni fa su Fb, in occasione dei festeggiamenti del quarantesimo  - oggi imperano oltre duecento metri interamente dedicati al benessere e alla bellezza”. I servizi offerti sono molteplici, con trattamenti avanzati viso e corpo e la chicca finale rappresentata dal figlio Roberto, che si è diplomato in massaggio sportivo con proposte specialistiche per decontrarre la muscolatura e dare sollievo in caso di indolenzimenti di varia natura. Appena quattro anni, ma sembrano una vita: dove c’era un paradiso di bellezza e professionalità, ora domina la devastazione.

“La notte del 17 - racconta Manuela - saltano le fogne nel piano interrato della nostra casa di via Trentola e siamo sommersi da un metro e mezzo di acqua fangosa. Pensiamo sia finita lì. Nel frattempo rimango in attesa di notizie da mio figlio rimasto nel laboratorio”. Le prime immagini del centro estetico inviate da Roberto, sono sconcertanti: “Le ho guardate incredula, annichilita. Mentre facevo ripartire il video, ancora e ancora, il sapore del sale mi bruciava le labbra. Ho capito dopo che non era il video annebbiato, ma le mie lacrime”. La violenza delle acque del Montone esondato, provenienti da via Isonzo, fanno scempio di sacrifici, debiti, fatica, gioie, orgoglio e soddisfazione. Il nuovo negozio inaugurato nel 2019, sparisce in poco meno di mezz’ora di follia idrica.

“Il mutuo ancora da pagare nella mia testa diventa angoscia, paura, dolore fisico”. L’impegno degli angeli del fango, che hanno operato senza sosta nel quartiere San Benedetto, fino a ripulire quasi del tutto anche la bottega di via Bainsizza, stanno riportando lentamente anche Manuela alla realtà. “Ho cercato di razionalizzare, riemergendo dall’apnea per respirare. Abbiamo sì perso il negozio, l’auto e mezza casa, ma stiamo tutti bene”. La tenace imprenditrice vuole rinascere, l’estetica vuole riaprire. Sa che non è sola: “Ho scoperto che la solidarietà scalda il cuore e dà una forza incredibile per reagire”. Amici, clienti e anche perfetti sconosciuti la stanno aiutando da giorni a pulire dal fango, prima all’esterno e ora all’interno. Altri le scrivono, cercando di aiutarla anche solo con una pacca sulla spalla, con un “ten bota”.

“Non credevo fosse tanto forte il potere della solidarietà. Oggi mi sento meno sola e più ottimista. Lotterò con tutte le mie forze per riaprire presto, per risorgere da questo fango”. Per riuscire nel suo intento, Manuela ha bisogno di tutto l'aiuto possibile. In rete ha appena lanciato una raccolta fondi sul sito “Gofundme”. L’obiettivo dei 50.000 euro necessari per ridare smalto ad un sogno che pare svanito per sempre, è ancora lontano, ma la gente risponde. Ogni goccia contribuisce a creare il mare e a far tornare il sereno. “Grazie a tutti, siete importanti, fondamentali, siete speranza. Torneremo a splendere”. L’officina Estetica Manuela rinascerà.

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