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Cronaca

"I proprietari di casa mi hanno derubato", ma l'estorsione dell'inquilino non va in porto

Ha tentato di raggirare i suoi padroni di casa, ma la “truffetta” alla fine gli è costata l'arresto, con accuse pesanti come estorsione e simulazione di reato

Ha tentato di raggirare i suoi padroni di casa, ma la “truffetta” alla fine gli è costata l'arresto, con accuse pesanti come estorsione e simulazione di reato. E' la vicenda che si è dipanata alcuni giorni fa, quando un uomo, 41enne della provincia di Foggia, inquilino di un monolocale del centro storico ha annunciato ai padroni di casa che non era più interessato all'appartamento che occupava.

L'uomo, ex operaio in una ditta di Forlì, da circa 5 mesi non pagava più affitto e bollette e negli ultimi tempi si era reso irreperibile, così anche che avere dei rapporti diretti era diventato impossibile. A quell'annuncio, quindi, i proprietari di casa, una coppia forlivese di circa quarant'anni, avevano ripreso possesso dell'immobile, entrando dentro e constatando che effettivamente tutti gli effetti personali erano stati rimossi. A quel punto erano partiti con l'imbiancatura e il ripristino del locale, mettendoci una pietra sopra su spese arretrate e mancate pigioni per 1.500 euro di danno.

Qualche giorno dopo è scattato il piano dell'inquilino. Il soggetto si è infatti fatto sentire, sostenendo che intendeva usare la casa di cui ancora deteneva le chiavi, facendo leva sul contratto regolare e non ancora formalmente disdettato. E qui è iniziato il tunnel per i poveri proprietari di casa, una dei quali è una donna in stato di gravidanza e che, quindi, ha vissuto questa vessazione con particolare apprensione dato anche il suo stato emotivo.

Il 41enne, appena rientrato nell'abitazione ha quindi chiamato la Polizia per far rilevare un supposto furto di oggetti personali, tra cui un televisore, altri effetti come lenzuola e coperte ed una somma in contanti di 220 euro. Il giorno dopo il sopralluogo di furto della volante è quindi partito il ricatto. “Cancellate il mio debito con voi, datemi 1.200 euro e io non vado a denunciarvi in Questura”: questo il tenore della minaccia di cui sono stati vittime i due coniugi, che però hanno trovato il coraggio di andare prontamente dai carabinieri della Compagnia di Forlì, comandata dal maggiore Gianluigi Di Pilato, che hanno fatto scattare la trappola, grazie all'intervento dei militari della stazione di Forlì e del Nucleo Operativo Radiomobile.

I proprietari di casa, infatti, hanno abbozzato e finto di cedere all'estorsione. Incontratisi con l'inquilino sotto la casa contesa hanno consegnato 1.200 euro in contanti. Pochi istanti dopo il blitz dei carabinieri che hanno bloccato l'uomo con il denaro addosso. Non solo, ulteriore conferma è stato ritrovare nella macchina dello stesso soggetto i beni che alcuni giorni prima lui stesso aveva denunciato come rubati. A quel punto inevitabili sono scattate le manette, con un arresto convalidato mercoledì dall'autorità giudiziaria, che poi ha disposto l'obbligo di dimora nel suo paese natale in provincia di Foggia, nella casa dei genitori. 

Messo con le spalle al muro, il 41enne, con piccoli precedenti di polizia alle spalle, ha ammesso sostanzialmente le sue responsabilità, giustificandole col periodo difficile che attraversava, prima con la separazione dalla compagna, poi il tentativo di rifarsi una vita a Forlì, dove aveva trovato lavoro ed infine l'interruzione del sogno con la perdita del posto da operaio. Un quadro di disagio che, tuttavia, ha finito per creare incolpevole disagio ad altre persone.

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