Il maestro Iginio Massari incantato da Piazza delle Erbe: "Un ben di dio del genere alla portata di tutti"
Gli applausi di Piazza delle Erbe hanno accolto così Iginio Massari, il "maestro" dei Maestri Pasticceri, nonché volto noto della tv, che ha condotto sabato pomeriggio nella gremita piazzetta del mercato coperto una lezione di alta pasticceria insieme all'amico Gino Fabbri
Forlì, "una magnifica città che non conoscevo". Confessando di esser rimasto "molto sorpreso dalla bellezza" dalla struttura del mercato coperto, "perchè in un centro città non c'è un ben di dio del genere alla portata di tutti". Gli applausi di Piazza delle Erbe hanno accolto così Iginio Massari, il "maestro" dei Maestri Pasticceri, nonché volto noto della tv, che ha condotto sabato pomeriggio nella gremita piazzetta del mercato coperto una lezione di alta pasticceria insieme all'amico Gino Fabbri, "uno dei più noti pasticceri italiani". Legati da un'amicizia trentennale, Massari ha espresso parole dolce come il miele per il collega, definendolo "un'eccellenza nel mondo del dolce".
VIDEO - Lo show cooking del re della pasticceria
Poi l'atteso show cooking, che ha visto Massari e Fabbri preparare una millesfoglie all'italiana e una torta Foresta Nera. "La millesfoglie all'italiana ha il Pan di Spagna inzuppato al centro con l'alchermes", ha tenuto subito a puntualizzare Massari, con decine e decine di interessate a prendere appunti sulle agende come fanno le nonne in attesa della ricetta. La Foresta Nera "nella tradizione è alto dieci centimetri, con una fetta che pesa più di 600 grammi. La crema va mescolata con gelatina e panna montata e principalmente ci sono le amarene acidule all'interno, ma anche sopra. E' un dolce molto gustoso, che fa parte della tradizione tedesca".
Aiutati da un maxi schermo, gli spettatori hanno potuto ammirare la preparazione dei dolci, mentre i bimbi seduti in prima fila si sono cimentati in domande che hanno attirato anche la curiosità dei più grandi. "Si vede che ha una certa manualità", ha ironizzato Fabbri mentre Massari era all'opera. E non sono mancati aneddoti e sorrisi. In particolar modo quando è stato chiesto qualche suggerimento sulla ricetta del maritozzo: "Una ricetta senza parte tecnica è come fare l'amore con una bambola", l'espressione ironica di Massari.
Mentre quando ha scoperto l'amore per la pasticceria? "Fin all'età di quattro anni", perchè mia mamma aveva una gelateria-trattoria. Caddi in una bacinella smaltata, che si utilizzava per far riposare la crema cotta sul fuoco. Infatti veniva coperta da un panno per tenere lontano le mosche. E così è nato il termine panna in Italia, mentre prima si usava "crema di latte". E mentre si avvicina Natale, immancabile il sondaggio sulla preferenza tra panettone e panettone, con il primo ad avere le maggiori preferenze.
Poi l'attesa degustazione del "super maritozzo", servito con panna e gelato in aggiunta, acclamato in particolar modo dai più piccoli, ansiosi di degustare il dolce. "Veniva usato fin dagli anni '70 per fare una dichiarazione d'amore e chiedere ad una donna di sposarla e dentro veniva nascosto un anello - ha ricordato Massari -. Ed è stato presentato col taglio traversale perchè doveva ricordare un sorriso". Ma in Piazza delle Erbe, questa volta non ci sono state proposte di matrimonio. Solo una folla di golosi.