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Coronavirus, l'evoluzione

Omicron 5 si diffonde velocemente in Romagna: "E' bene continuare a usare la mascherina"

Così Altini: "Occorre proteggerci con la vaccinazione che resta fondamentale per prevenire le conseguenze più gravi dell’infezione"

Continuano a crescere i casi di covid-19 in Romagna. Nella settimana dal 20 al 26 giugno si sono sono registrate 9.231 positività (36.2%) su un totale di 25.519 tamponi (molecolari e antigenici), con una crescita dei nuovi contagi sia in termini assoluti (+2928) che percentuali. E' la provincia di Rimini ad aver fatto registrare l'aumento più consistente, da 1.949 a 2.977 (+1.028), mentre nel Ravennate si è passati da 2.145 a 2.922 nuovi casi settimanali (+777). Più contenuta la crescita nella provincia di Forlì-Cesena: nel Cesenate l'aumento è stato di 653 positivi, da 1.261 a 1.914 contagi settimanali, mentre nel Forlivese si è passati da 948 a 1.418 (+470). Si registra anche un aumento dei focolai, da 12 a 14 nelle strutture socio-assistenziali e da 3 a 5 in quelle ospedaliere. 

Nelle ultime 24 ore

In Emilia-Romagna si sono registrati 6.756 in più rispetto a martedì, su un totale di 20.126 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.986 molecolari e 10.140 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 33,6%.  L’età media dei nuovi positivi di mercoledì è di 47 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.226 nuovi casi, seguita da Modena (802), Reggio Emilia (798), Rimini (716), Parma (706), Ravenna (699), Ferrara (638), Cesena (406), Forlì (349), Piacenza (256) e, infine, il Circondario Imolese, con 160 nuovi casi di positività. Si sono registrati sette decessi, che aggiorna il totale a 17.096.

La crescita dei ricoveri

"I dati di questa settimana registrano un ulteriore crescita, prevedibile di casi a cui corrisponde un aumento dei ricoveri nei reparti di degenza ordinaria, ma la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale si mantiene ancora lontana dalla soglia di allerta", commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna. Nei nosocomi il totale di pazienti ricoverati è di 181 a fronte dei 131 della settimana precedente, con una crescita percentuale del 38,2%, e tra questi sei si trovano in Rianimazione. Ritocco all'insù anche nella voce decessi, da 8 a 11 (nove nel Ravennate e due nel Cesenate). 

Le raccomandazioni

"Omicron 5, anche se meno aggressiva, si sta diffondendo velocemente, complice anche il nostro comportamento che con il venir meno delle restrizioni è meno attento - osserva Altini -. Non dobbiamo allarmarci, ma neanche sottovalutare i rischi. La raccomandazione per tutti è di fare attenzione. E’ bene continuare a usare la mascherina, anche se non c’è più l’obbligo, nelle situazioni in cui c’è folla ed è difficile mantenere il distanziamento, e proteggerci con la vaccinazione che resta fondamentale per prevenire le conseguenze più gravi dell’infezione. Mi rivolgo ancora una volta alle persone più fragile e ultraottantenni: fate la quarta dose, non è tardi per vaccinarsi". 

Vaccinazioni

Capitolo vaccinazioni: al 27 giugno le prime dosi (comprese dosi uniche) somministrate nei centri vaccinali aziendali sono state 905.511 (327.097 in provincia di Forlì-Cesena), tra queste 16.297 sono state somministrate ai bambini tra i 5 e 11 anni, mentre le seconde dosi 870.082 (315.208 in provincia) e le terze 604.013 (218.530). Con il vaccino Nuvaxovid sono state somministrate 615 prime dosi e 475 seconde dosi. Dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose, presso i centri vaccinali e medici di medicina generale, a tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria per causa legata a patologie di base o trattamenti farmacologici e dal 1 aprile anche a tutti gli Over 80. Al 27 giugno, a livello aziendale, l’adesione alla quarta dose di coloro invitati a vaccinarsi perché vulnerabili, è pari al 38%, con variazioni territoriali (dal 29% dell’ambito di Rimini al 42% di Ravenna). Su 13.685 over 80 nel Forlivese hanno ricevuto la quarta dose in 4.514, pari al 33%.

Operatori sospesi

Complessivamente sono 134 gli operatori tra dipendenti dell'Ausl e convenzionati sospesi. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 1% in tutti gli ambiti territoriali e non si apprezzano sostanziali differenze tra Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna: nel dettaglio, nel Ravennate si contano 43 operatori sospesi (due convenzionati), nel Cesenate 24, nel Forlivese 28 (tre convenzionati) e nel Riminese 39 (due convenzionato). 

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