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Cronaca

Ex Centrale Avicola, Pompignoli (Lega) sollecita la Regione: "Sia valorizzata candidandola ai fondi del Pnrr"

Edificato negli anni 60’, nell’area che insiste tra viale Risorgimento e viale dell’Appennino, l’ex Centrale Avicola Romagnola, un'area di proprietà della Regione Emilia Romagna ed inserita nel Piano di alienazione

Edificato negli anni 60’, nell’area che insiste tra viale Risorgimento e viale dell’Appennino, l’ex Centrale Avicola Romagnola, un'area di proprietà della Regione Emilia Romagna ed inserita nel Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio regionale adottato con delibera di giunta n.2010 del 29/11/2021, versa oggi in uno stato di totale abbandono. Il complesso, composto da 5 corpi principali (il macello, l’ex incubatoio, le celle e i servizi, la palazzina uffici e la casa del custode), è stato classificato dalla Regione come un immobile non semplicemente da cedere, ma da valorizzare a beneficio dell’intera comunità. Le previsioni urbanistiche comunali destinano l'area a commerciale, essendo una delle aree su cui è possibile costruire supermercati di grandi dimensioni.

“Peccato che, ad oggi, prospettive di valorizzazione e recupero dell’intera area non ce ne siano e che la Regione non abbia avanzato alcuna idea progettuale a proposito. Neanche a step”: ad affrontare l’argomento e il futuro dell'ex Centrale Avicola Romagnola è il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che si appresta a depositare un’interrogazione rivolta alla Giunta Bonaccini, per conoscere “le ragioni di questa lunga impasse, le intenzioni di Viale Aldo Moro” e sollecitare al tempo stesso azioni di “recupero, restauro e messa in sicurezza dell’intera area, con l’intento di promuovere il soddisfacimento di interessi ed esigenze della collettività forlivese.”

“Il comparto – aggiunge Pompignoli – sorge in una zona con un alto indice di residenzialità, ben servita dai trasporti pubblici e dai principali servizi pubblici e commerciali. È veramente un peccato che un’area così grande, potenzialmente strategica per la città di Forlì e il suo sviluppo, sia lasciata andare e ignorata dalla Regione Emilia Romagna sotto ogni punto di vista. Il rischio è che il degrado richiami fenomeni di bivacco e micro criminalità e situazioni di insicurezza. Con il passare del tempo, in assenza di una strategia di recupero, il valore dell’intero comparto non può far altro che diminuire. È necessario invece avviare quanto prima indagini preliminari di rilevazione di eventuali criticità che vadano poi risolte nell’ambito della caratterizzazione dell’intero complesso”. Infine, così come è stato fatto per l’ex “Colonia Varesina” a Cervia, sempre di proprietà della Regione Emilia Romagna e candidata all’interno di un percorso di valorizzazione e recupero con fondi del Pnrr, Pompignoli suggerisce di “prendere in considerazione le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in vari segmenti della ripartenza. Provarci è necessario perché il recupero di un tale comparto rappresenterebbe una grande occasione di crescita per la città di Forlì.”
 

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