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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Si appende dal tetto dell'Ex Eridania per sfida: nuova incursione "estrema"

Il free climber si riprende grazie alla telecamere posta su un casco, mentre sale su un cornicione, poi sul tetto, per poi calarsi nei grandi finestroni del soffitto e appendersi ad una struttura metallica a gambe all'aria

Dopo circa un anno è tornato a Forlì per una nuova ed azzardatissima “bravata”. Il free climber Gianpaolo Vicini, come avvenne nel marzo dello scorso anno, è tornato all'ex Eridania di Forlì, il maestoso edificio industriale da decenni abbandonato nel cuore del centro. Lì dove una volta si produceva lo zucchero oggi regna incontrastato il degrado, nella totale assenza di un progetto di recupero che pure edifici “fratelli” di altre città, come a Ravenna, è avvenuto. Il degrado ha i suoi “fan” e uno di questi è senza dubbio Vicini che in un video postato su Facebook documenta l'ennesima azione da brivido.

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Il free climber si riprende grazie alla telecamere posta su un casco, mentre sale su un cornicione, poi sul tetto, per poi calarsi nei grandi finestroni del soffitto e appendersi ad una struttura metallica a gambe all'aria all'interno dell'opificio dello zucchero. Non pago, lascia anche una mano e rimane di fatto appeso solo con la sinistra, sospeso nel vuoto e senza alcuna protezione di emergenza. Il tutto confidando che un vecchio ferro arrugginito fermato ad un soffitto realizzato più di un secolo fa sia in grado di reggere il peso di un uomo. Il video – diffuso la scorsa settimana e che sta facendo il giro del web – viene pubblicato per completezza di cronaca, ma è bene ricordare che ritrae anche un'azione da censurare. L'incursione fa il paio con quella dello scorso anno, quando Vicini, che è di Roma, e il compagno “Elle” di Bologna salirono fino in cima alla vecchia ciminiera, per poi mettersi in piedi sul bordo del camino.

Se è vero che gli “sport estremi” sono sempre esistiti, praticati da persone molto allenate ed esperte  (come è altrettanto vero che un gran numero di persone che li praticano paga con la vita l'imprevisto che può sempre succedere), il rischio di emulazione è sempre concreto: meno di un mese e mezzo fa, infatti, un gruppo di tre ragazzini di appena 14 anni sono stati sorpresi dalla Polizia sul tetto fatiscente della struttura: erano lì per scattare “selfie estremi”. Una piaga, quest'ultima, che si sta diffondendo tra i giovanissimi. L'edificio, che ha oltre cent'anni e manca di ogni di tipo di manutenzione da decenni, può avere un cedimento improvviso, specialmente nella copertura.

Dopo quindi un grave episodio del genere e due incursioni di “free climber” che dimostrano quanto sia “facile” salire sul tetto dell'ex Eridania, il tutto nel giro di un anno, c'è da domandarsi quanto la struttura sia in sicurezza, quanto venga garantita la sua inaccessibilità e come non esistano blocchi interni, almeno per l'accesso alle parti alte più pericolose. Il tutto nell'attesa di un risanamento che è ben lontano a venire e che non si trova neppure nell'agenda della politica locale.

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