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Cronaca

Fondi per la Facoltà di Medicina, il Comune ci mette 11 milioni di euro spalmati su 20 anni

È pronta la delibera che detta le linee del progetto Romagna Salute e del nuovo corso di laurea e che sara' discussa in commissione giovedì

Per l'insediamento del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Forlì dell'Alma Mater di Bologna, il Comune di Forlì finanzierà il progetto mediante contributi a Serinar, la societa' consortile con promuove l'insediamento accademico, per un massimo di 11,25 milioni di euro per i prossimi 20 anni. La prima tranche del finanziamento, di mezzo milione di euro sarà consegnata nell'annualità 2022, a condizione che l'Alma Mater parta con il corso di laurea nell'anno accademico 2020-2021 e ottenga dal ministero il necessario via libera.

È pronta la delibera che detta le linee del progetto dell'Università “Romagna Salute” e del nuovo corso di laurea e che sarà discussa in commissione giovedì, per approdare la prossima settimana in Consiglio. Il punto di partenza del progetto è la già "intensa collaborazione tra Università di Bologna e Ausl Romagna che vede la messa a disposizione, da parte dell'Azienda, di strutture complesse per le esigenze didattiche e di ricerca". Che ora saranno ulteriormente sviluppate mediante l'attivazione del corso di studi a ciclo unico in Medicina e chirurgia e l'utilizzo di aule elaboratori attrezzati per la didattica nonché di altri locali per il personale tecnico-amministrativo, in parte già nella disponibilità dell'Università e per "la parte più consistente messi a disposizione dall'Ausl".

Un progetto, prosegue la delibera, che "necessita di ingenti risorse, sia per quanto riguarda l'attivazione del corso, sia per quanto riguarda la predisposizione e la messa a disposizione dei locali, delle attrezzature e degli arredi, nonché per consentire il necessario ampliamento della rete dei servizi agli studenti", stimati in 75 per ogni annualità. Grazie al corso, si legge ancora nella delibera, verranno formati "professionisti competenti in grado di affrontare la formazione specialistica in ogni branca medico-chirurgica operando poi in ogni ruolo previsto dall'organizzazione dei sistemi sanitari".

Nel testo si legge che l'Università si riserva di disattivare i corsi se nel corso del ventennio dovesse venir meno la contribuzione, comunque da fornire su specifici progetti, in base agli accordi col Comune e comunque nell'ambito delle finalità statutarie di Serinar, dove di fatto convergeranno i fondi destinati all'attività consortile. Si tratta, si legge nel testo, di un contributo massimo di 11.250.000 euro a cui il Comune di Forlì si impegna con il presente atto nell'arco di venti anni a partire dal 2020, comunque nei soli limiti e nel rispetto delle finalità statutarie di Ser.In.Ar e delle finalità istituzionali del Comune di Forlì. Il progetto sarà gestito da una “apposita cabina di regia, di cui farà parte il Comune di Forlì, per il monitoraggio e la verifica dell'intero progetto e della sua programmazione”. La delibera è munita del necessario parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

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