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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Meldola

Falso dentista, aperta un'indagine dei Nas. Striscia torna per gli insulti a chi ha denunciato

E' quanto emerge all'indomani del servizio di Striscia La Notizia che è ritornata a Meldola per documentare il bullismo su internet, le minacce e l'ostracismo nei confronti della denunciante

C'è un indagine aperta nei confronti del falso dentista, con l'ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione medica, da parte dei Carabinieri specializzati del Nucleo Antisofisticazioni. E' quanto emerge all'indomani del servizio di Striscia La Notizia che è ritornata a Meldola per documentare il bullismo su internet, le minacce e l'ostracismo nei confronti della donna che ha avuto il coraggio di denunciare l'episodio. Questo secondo aspetto non è ancora al vaglio degli inquirenti, in quanto non è stata presentata alcuna formale denuncia per diffamazione o minacce.

Il caso

Striscia la Notizia ha documentato recentemente un caso di abusivismo odontoiatrico a Meldola. A segnalare la questione al tg satirico è stata Rosa, la quale è andata dall'odontotecnico, “che – illustra l'inviato Moreno Morello - nella tolleranza del paese da circa trent'anni, e senza essere medico, lavorava la bocca dei pazienti, prescrivendo farmaci, abusando del timbro del direttore sanitario”. Tutta la materia è al vaglio dei Nas che hanno già fatto scattare gli accertamenti non appena portato alla luce il caso.

Il bullismo su internet

“Dopo il servizio sono stata attaccata con vari epiteti per il gesto che ho fatto, che ritengo giusto”, segnala Rosa ai microfoni di Morello. Gli attacchi sono arrivati in particolar modo attraverso la rete dei social network, con utenti che chiedevano che ci mettesse la faccia. E Rosa lo ha fatto, svelando il suo volto in tv. Quindi c'è stata una carrellata di post su Facebook in cui si mostra un largo utilizzo di insulti, turpiloquio, ma anche un uso dei termini "bastarda" e "infame" nell'accezione utilizzata nel gergo mafioso, cioé "quella che denuncia". "Denuncia più che doverosa", commentano invece fonti investigative. La donna, spiega Striscia con tanto di documentazione registrata, “ha ricevuto pure il formale ostracismo del gruppo mamme della scuola”, la cui responsabile l'ha arbitrariamente esclusa dalle attività del gruppo dei genitori.

La figuraccia del sindaco

Le telecamere hanno girato per il centro di Meldola per “misurare l'ostilità”. Solo un ragazzo, a pavida distanza, è passato dietro una telecamere accesa, riferendo durante una conversazione telefonica della presenza di Morello e “dell'infame”. Striscia ha intervistato sulla questione il sindaco Gian Luca Zattini, di professione odontoiatra: “In passato c'era una grande partecipazione anche di odontotecnici alla vita sanitaria del paese. I tempi sono cambiati; ovviamente la gente ha una coscienza diversa e credo che questo (riferendosi al caso sotto accusa, ndr) sia un percorso che va ad esaurimento”. Quanto agli attacchi subìti dalla donna, il primo cittadino sottolinea come “internet non può essere la palestra degli infami che si permettono di dire robe irripetibili nei confronti di chicchessia. Ovviamente mi schiero dalla parte della legalità”.

Striscia ha quindi sondato l'opinione del sindaco a telecamera nascosta: “Questo è un bravo ragazzo, il padre era uno dei medici storici. Purtroppo in quei tempi non ci si laureava in medicina ed ha iniziato la professione col padre. Solo che ad uno di 55 anni cosa gli vai a dire? La questione è risaputa e lo sanno tutti che non è abilitato alla professione”. “A Meldola sembra che in troppi facciano come le tre scimmiette, cioè che non vedono, non sentono e non parlano - è la considerazione di Morello a chiudere il servizio -. In compenso scrivono e come se scrivono”.

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