Famiglia specializzata nei "soggiorni a sbafo" fa tappa a Forlì e finisce nei guai
La direzione ha dichiarato voler sporgere querela, anche tenuto conto che il reato contestato può essere estinto anticipatamente nel caso che il debito venga saldato prima del processo
Marito, moglie e figlia nei guai per "insolvenza fraudolenta". Gli agenti dalle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì sono intervenuti martedì in un noto albergo forlivese, dove la famigliola aveva soggiornato dal 24 ottobre scorso, a seguito della richiesta dall’addetta alla reception. Quest'ultima, al momento di richiedere il saldo del conto del soggiorno (circa 1300 euro), ha candidamente ottenuto la risposta “mi dispiace, non ho soldi, farò un bonifico appena posso”.
Quando gli agenti sono intervenuti i clienti (lui 65enne italiano originario della Sicilia, ma da tempo emigrato in Lombardia, lei una 47enne polacca e la ragazza appena 14enne) erano ancora alla reception. Dagli accertamenti è emerso che si tratta di una famiglia di “seriali” dei soggiorni a sbafo, avendo ricevuto già alcune denunce analoghe da albergatori del Lago di Garda, di Venezia, e delle zone termali di Abano. La direzione ha dichiarato voler sporgere querela, anche tenuto conto che il reato contestato può essere estinto anticipatamente nel caso che il debito venga saldato prima del processo.