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Cronaca

Alla Fanzinoteca di Forlì è di scena la lingua romagnola

La Fanzinoteca di Forlì (sede c/o la Circoscrizione 2 in Via E. Curiel, 51), prosegue nel caldo mese di luglio con le proposte, gli eventi e le iniziative che distinguono questa atipica realtà

La Fanzinoteca di Forlì (sede c/o la Circoscrizione 2 in Via E. Curiel, 51), prosegue nel caldo mese di luglio con le proposte, gli eventi e le iniziative che distinguono e rendono, questa atipica realtà, sempre più unica su tutto il territorio italiano. Come più volte fatto presente dall'esperto fanzinotecario Gianluca Umiliacchi, dietro ad ogni fanzine c’è un percorso, a volte del corpo, più spesso dei valori, immancabile la vera passione. Ma c’è dell’altro, ed è quasi un messaggio sociale. "Tutte le fanzine hanno avuto, prima o poi, l’ambizione di proporsi come unicità di prodotto, lo hanno fatto contestualizzando l’ambito sociale e culturale del momento, la fanzine veicola un messaggio ben chiaro.". Alla Fanzinoteca d'Italia in questo assolato luglio è possibile rintracciare l'ultimo numero della fanzine realizzata in dialetto romagnolo, Fujon che precisa "Un è cines, l’è un foj grand tot in dialet", realizzata da Maurizio Balestra in quel di Cesena.

In questo specifico caso, nella proposta fanzinara, oltre alla passione si riscontra la nuova consapevolezza di una necessaria sostenibiltà, del bisogno di riavvicinarsi alle radici di una cultura della terra, del popolo e anche del proprio territorio. Una fanzine che si apre al pubblico proponendo l’idea di “territorio e tradizione”, emozioni della propria "terra", vivido esempio di quella Romagna creativa e produttiva di sempre.
All'interno, dai brevi racconti alle poesie, dai numeri dell'otto fino alle vignette, tutto è proposto da leggere in romagnolo cesenate.

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