rotate-mobile
Scioperi

Farmacie in sciopero e attività chiuse: "Sette anni senza un riconoscimento sono troppi"

"Prosegue lo stato di agitazione per ottenere il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che porti ad un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro e ad un reddito dignitoso", rimarcano i sindacati

Lunedì i dipendenti delle Farmacie Speciali Assofarm del territorio forlivese hanno partecipato al presidio organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil  finalizzato al supporto della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro delle Farmacie Speciali Assofarm, che non viene rinnovato da sette anni ormai. "Vi è stata una grande partecipazione, che non può essere ignorata - evidenziano i sindacati -: otto farmacie su nove sono rimaste chiuse e i loro dipendenti sono scesi in strada per chiedere diritti, riconoscimento della professionalità e dignità".

Le farmaciste e i farmacisti, supportati dai sindacati confederati, chiedono "il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro, giusti aumenti salariali, il riconoscimento per il carico di lavoro svolto, che con la diffusione delle farmacie dei servizi, è aumentato sia in termini di mansioni sia per la mole di responsabilità". Evidenziano i sindacati: "Il personale delle Farmacie Speciali Assofarm ha lavorato in prima linea durante l’interno corso dell’emergenza pandemica, a loro è stato chiesto un impegno costante, parificandoli ai sanitari per i doveri ma non per i diritti".

Concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: "Prosegue lo stato di agitazione per ottenere il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che porti ad un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro e ad un reddito dignitoso. Assofarm non può continuare ad ignorare le richieste di farmaciste e farmacisti. Se sarà necessario aranno a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per continuare con tutte le iniziative necessarie".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Farmacie in sciopero e attività chiuse: "Sette anni senza un riconoscimento sono troppi"

ForlìToday è in caricamento