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Cronaca

Festa della Repubblica, "il giardino della Prefettura è trascurato"

L'Italia è zeppa di tesori di arte, di storia e di cultura, ma troppo spesso questi tesori non sono accessibili. L'apertura al pubblico di questo "nostro patrimonio comune" deve essere la regola anche quando (come in questo caso) si tratta della sede di importanti uffici pubblici

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

L'Italia è zeppa di tesori di arte, di storia e di cultura, ma troppo spesso questi tesori non sono accessibili. L'apertura al pubblico di questo "nostro patrimonio comune" deve essere la regola anche quando (come in questo caso) si tratta della sede di importanti uffici pubblici.  Nella giornata del 2 giugno, festa della Repubblica, sono stati organizzati numerosi eventi celebrativi, anche a Forlì.

Uno era "Open Day Giardini della Prefettura" e noi molto volentieri abbiamo visitato i giardini della Prefettura. Sarebbe stato bello poter scoprire anche le bellezze all'interno del palazzo, ma non era previsto e ci siamo dovuti accontentare di guardare soltanto l’esterno. 
Architettonicamente è bellissimo, ci sono particolari molto interessanti e il contesto meriterebbe un’attenzione speciale, peccato che la cura del giardino lasci a desiderare. Come ci è stato confermato da persone ben informate sui fatti, la manutenzione del giardino non è affidata a persone esperte e le potature insensate alle magnolie ne determineranno, probabilmente, una sofferenza importante e il melograno è forzato ad essere quello che non vuole essere. Il manto erboso in alcune zone è pessimo, se non addirittura assente, la presenza di zone rocciose stona clamorosamente e snatura il luogo e la sua storia.

La conseguenza è che un giardino che dovrebbe essere un cameo, una perla da offrire a concittadini e a turisti, si trasforma, per ogni "occhio" un po’ esperto, in un "pastrocchio”. A completare  il quadro c'è un gazebo installato nel terrazzo posteriore del palazzo che tipologicamente sembra più adatto ad un capannone della zona industriale. Alla fine, usciti fuori, contenti di quest'opportunità, un po’ intristiti per la mancanza di cura per le piante e per il bello in generale, veniamo salutati dalla fontana della piazza Ordelaffi che è un bel monumento di per sé e che può essere ammirata ed apprezzata per le sue caratteristiche e la sua storia; peccato che  si sia pensato (a nostro parere, erroneamente) di "abbellirla" posizionando alcuni vasi di gerani rossi sul bordo. Non la si è abbellita, si è soltanto creato un elemento di disturbo per tutti coloro che vorrebbero invece contemplarne forma e proporzioni. Non è disdicevole l’uso dei fiori per rendere più bella l’architettura in generale, ma è un peccato vedere che non si apprezza la linearità dei monumenti così come sono.

L'italica gente troppo spesso è così. Ha ricevuto in dono il Paese più bello del mondo, con la storia e la cultura più incredibile dell'umanità e fa ben poco per conservarle e di tutto per dimenticarsene ed umiliarle. N.B. come al solito criticare è sempre "molto facile" e a molti di voi verrà subito in mente la solita cantilena addotta: "non ci sono i soldi". No, i soldi ci sono sempre per fare spese pazze ed inopportune, per dirigenti, per bonus, per premi di produzione senza aver prodotto nulla, per consulenze esterne, per appalti “così così”, per assunzioni discrezionali ... sarebbe veramente ora che chi amministra si comportasse come "il buon padre di famiglia" e che le risorse economiche fossero quindi ben utilizzate e che le nostre città fossero curate e presentate come meritano. Questo sia per il nostro benessere attuale che per rispetto per le operose ed esperte manovalanze che nei secoli hanno duramente lavorato per lasciarci questa eredità unica. 

Ovviamente non si tratta di una invettiva contro il nostro Prefetto, rappresentante del Governo, al quale facciamo i nostri migliori auguri per il suo delicato ruolo istituzionale, ma un invito, per tutti gli amministratori, ad usufruire di chi ha sapienza e capacità e non di chi costa meno.

Fabio Corvini - consigliere comunale Gruppo Misto e ​DestinAzione Forlì

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