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Cronaca

Festa di Santa Lucia, a Forlì la prima volta delle 'Sentinelle in Piedi"

Anche se la manifestazione si svolge in silenzio, senza discorsi né interventi pubblici, con i partecipanti che stanno in piedi per un'ora, uno accanto all'altro, leggendo un libro, ha fatto clamore la prima volta a Forlì delle Sentinelle in Piedi.

Anche se la manifestazione si svolge in silenzio, senza discorsi né interventi pubblici, con i partecipanti che stanno in piedi per un’ora, uno accanto all’altro, leggendo un libro, farà clamore la prima volta a Forlì delle Sentinelle in Piedi. Sabato, il gruppo organizzato di persone che “veglia su quanto accade nella società, denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”, è stato in piazza Saffi, alle 16, al culmine della Festa di Santa Lucia. La manifestazione ha trovato come "contraltare" un'altra manifestazione fatta di esibizione di cartelli proprio di fronte alle "sentinelle", costituita dai partiti della sinistra a da alcuni studenti universitari. A vegliare una massiccia presenza delle forze dell'ordine.

“Le Sentinelle – si legge sul sito ufficiale ‘https://sentinelleinpiedi.it’ - vegliano nelle piazze per risvegliare le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico. Ritti, silenti e fermi, vegliamo per la libertà d’espressione”. Perché in silenzio? “Non c’è nulla come il silenzio per far emergere la voce della coscienza. Il silenzio è tanto odiato dal potere e da un uomo che preferisce accontentarsi di poco per evitare la fatica di una ricerca seria”. Perché un libro? “Le sentinelle leggono perché in un mondo in cui tutto viene manipolato dai mezzi di comunicazione, non si accontentano di informazioni imparziali o di slogan superficiali”. Perché un’ora? “Le sentinelle stanno ferme per un’ora, perché in una società in cui tutto procede a una velocità che non consente all’uomo di riflettere vogliono prendersi il tempo per farlo. Scendono in piazza, perché “la coscienza è qualcosa che dall’interno dell’uomo può cambiare il mondo, e la piazza è il luogo dove può avvenire l’incontro autentico con l’altro”. Dopo la mobilitazione di circa 10mila persone il 5 ottobre scorso in varie piazze d’Italia, le Sentinelle in Piedi si presenteranno simultaneamente a Forlì, Roma, Parma, Brescia, Milano, Udine, La Spezia e Bolzano.

'Sentinelle in Piedi" a Forlì

“La nostra è una rete apartitica e aconfessionale – continua il sito - perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica; il nostro non è un movimento, non è un’associazione, bensì un metodo, uno stile, una forma di testimonianza che non può escludere nessuno, perché riguarda la coscienza di ogni uomo”. La nascita ufficiale in Italia delle Sentinelle coincide con la presentazione in Parlamento del disegno di legge Scalfarotto “Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, per il contrasto dell’omofobia e della transfobia”, già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato. Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, non specifica cosa s’intenda per omofobia, lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione.

“Con questa legge – ha dichiarato nell’aprile scorso a Forlì l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei “Giuristi per la Vita” - chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, o metta in discussione la teoria del gender, vedrebbe perlomeno minato il suo diritto alla libertà di opinione e di espressione”. In molte città italiane, l’iniziativa delle Sentinelle è stata ferocemente contestata, fino all’aggressione vera e propria. Il forte contrasto dialettico è visibile anche su “facebook”, nel profilo “Sentinelle in Piedi – Forlì”.

“Com'è possibile – posta una voce ‘fuori dal coro’ - che una grande parte dei paesi sviluppati, come gli USA, Francia, Spagna ecc, si siano evoluti raggiungendo un livello di accettazione estremo mentre noi italiani, che rappresentiamo l'inizio di tutto, la vera e propria culla dell'umanità, non siamo ancora capaci di accettarci l'un l'altro e di accettare che il mondo è bello perché vario? Il resto del mondo va avanti mentre noi dimostriamo di essere i soliti conservatori retrogradi che non faranno mai passi avanti”. “Siamo considerati retrogradi – si legge sempre su quelle pagine - solo perché difendiamo la famiglia naturale? Avanti sentinelle, a difesa della libertà di espressione, affinché sia sempre possibile in Italia difendere il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre!”

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