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Cronaca

Festa del sacerdozio con il ricordo di tutti i preti che hanno prestato servizio a Regina Pacis

Il ricordo è stato per don Alfonso Andrini, don Vittorio Flamigni, don Guglielmo Giorgioni, don Emanuele Lorusso, don Franco Zaghini, don Enzo Zannoni, don Alberto Bertaccini, don Stefano Pascucci, don Marcello Garzaniti e don Paolo Giuliani oggi rettore della chiesa del Suffragio

Nel programma dei festeggiamenti preparato per il 50esimo di Regina Pacis non poteva mancare il ricordo di tutti i sacerdoti che hanno prestato il loro servizio in chiesa. La concelebrazione eucaristica si è tenuta sabato nella messa prefestiva, tradizionalmente dedicata ai festeggiamenti per il sacerdozio di don Roberto Rossi. Il recupero archivistico ad opera dei parrocchiani dei nomi dei primi sacerdoti che furono collaboratori di don Michele Fusconi ha permesso di ricordare la presenza preziosa di molti preti della diocesi, anche se tra quelli più noti mancava don Pier Luigi Fiorini scomparso prematuramente nell’autunno dell’anno scorso.

Il ricordo è stato per don Alfonso Andrini, don Vittorio Flamigni, don Guglielmo Giorgioni, don Emanuele Lorusso, don Franco Zaghini, don Enzo Zannoni, don Alberto Bertaccini, don Stefano Pascucci, don Marcello Garzaniti e don Paolo Giuliani oggi rettore della chiesa del Suffragio. Alcuni di loro hanno prestato il loro servizio anche perché abitavano nel quartiere che fin dagli anni ’60 fu popoloso e oggi sono parroci di chiese della diocesi. Invece, tra i recenti collaboratori di don Roberto Rossi ci sono il nigeriano don Gordian Otu, don Giusppe Etim oggi a Forlimpopoli, don Pawel Szymusiak oggi parroco di san Pietro in Trento e Coccolia, don Christafer Yasaya, don Franco Appi.

«Che cosa sarebbe oggi una parrocchia senza il parroco?» Con questa domanda don Roberto Rossi ha iniziato l’omelia della messa nella quale era presente anche padre Gino Foschi missionario in Congo, offrendo una risposta concreta ad una domanda assai frequente, ma che a Regina Pacis si esplica nella fervente attività che da sempre la caratterizza, nella quale i laici hanno trovato la propria vocazione attraverso l’impegno personale nella carità.

«Dalla campagna è sorta una parrocchia – ha detto padre Foschi – e la velocità con la quale è stato portato a compimento il quartiere evidenzia che il seme gettato con la progettazione di una chiesa in questo punto della città ha portato molti frutti». Don Roberto Rossi ha concluso l’omelia ricordando il ruolo del prete nella comunità, del pastore che guida, secondo il rinnovato ruolo stabilito dal Concilio Vaticano II.

Così, la festa del sacerdozio di Regina Pacis ha unito la comunità al nuovo vescovo eletto tra i preti della diocesi, don Erio Castellucci, anch’egli particolarmente legato al Concilio e alla cooperazione dei cristiani al bene comune e che saluterà i parrocchiani di Regina Pacis giovedì 25 giugno alle 21.  Alla concelebrazione è seguita la festa con la cena comunitaria e il concerto del coro cristiano africano.

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