Forlì festeggia San Pellegrino, protettore e consolatore dei malati di tumore
Numerose le celebrazioni eucaristiche a tutte le ore, tra le quali la messa pontificale delle 10.30 presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi e animata dal Coro di San Filippo Neri
Primo maggio solenne a Forlì. Venerdì la città mercuriale ha celebrato San Pellegrino, compatrono assieme alla Madonna del Fuoco. Quest’anno, la ricorrenza del grande taumaturgo, protettore e consolatore dei malati di tumore, porta con sé anche l’avvio delle celebrazioni per il 750° anniversario della nascita dell’unico santo forlivese. Numerose le celebrazioni eucaristiche a tutte le ore, tra le quali la messa pontificale delle 10.30 presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi e animata dal Coro di San Filippo Neri, con la partecipazione delle autorità cittadine.
La tradizionale ricorrenza si è rinnovata in piazza G.B. Morgagni, davanti alla basilica dei Servi di Maria, tutti i giorni meta di pellegrinaggi di malati anche da fuori Italia. Al santo taumaturgo è stata dedicata anche la tradizionale “festa dei cedri”, con i classici banchetti di limoni e agrumi augurali, anche nei pressi dell'ingresso della basilica dei Servi di Maria. Don Franco Appi, referente della diocesi di Forlì-Bertinoro per le celebrazioni del 750° anniversario della nascita di San Pellegrino, ha reso noto che, nel prosieguo dell’anno, la grande basilica di piazza Morgagni, oltre che luogo di fede, sarà teatro di eventi artistico-culturali di rilievo nazionale.
La fama di Pellegrino Laziosi santo taumaturgo (i primi 3 miracoli conclamati risalgono proprio al giorno del suo funerale) ha superato da tempo i confini locali. Oltre che nell’arcipelago asiatico delle Filippine, il culto è molto sentito anche in Polonia e nella vicina Austria. Rimanendo in Italia, l’immagine del santo forlivese è molto venerata a Pietralba, nella grande chiesa di Weissenstein. I Servi di Maria, presenti in Alto Adige sin dal 1728, hanno dedicato al ghibellino convertito una cappella posta sul fianco destro del santuario. All’interno di Pietralba è custodita la statua della Madonna Addolorata, che tiene sulle ginocchia il figlio deposto dalla croce. Sul lato opposto c’è la cappella di Pellegrino Laziosi, invocatissimo anche in Sud Tirolo.