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Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

Festival di Castrocaro, salta l'edizione 2022. Minisci: "Affidiamolo al Mei e specializziamoci su blues e jazz"

Non si è trovata la Società di gestione della kermesse canora dopo il forfait dell’Agenzia del noto Lucio Presta che aveva organizzato le ultime tre edizioni

La notizia brucia ancora: la 65° edizione del Festival Voci Nuove di Castrocaro per il 2022 non si farà. Non si è trovata la Società di gestione della kermesse canora dopo il forfait dell’Agenzia del noto Lucio Presta che aveva organizzato le ultime tre edizioni. Dopo i contatti tra Comune e società per un rinnovo del contratto, questo alla fine non è stato firmato dalla società e non si è fatto avanti nessuno al nuovo bando emesso con urgenza dal Comune. E' la terza edizione che salta nella storia del festival castrocarese, ed anche un segnale del declino sempre più netto della manifestazione canora, che un tempo sfidava in notorietà Sanremo. 

Ad analizzare la situazione è Michele Minisci, gestore di eventi e locali particolarmente attento alla storia del festival di Castrocaro: "Una situazione di difficoltà e di crisi che  viene però da lontano: in questi ultimi 35 anni di vita del Festival non è emerso nessun vincitore che sia poi diventato famoso, segno inequivocabile di carenze di strategie organizzative, di marketing, di promozione, di selezione dei concorrenti. Pensate che negli ultimi anni sembra che i concorrenti siano stati coinvolti a “chiamata” e nella misura di poche decine di partecipanti, a fronte delle 6-8.000 adesioni negli anni d’oro, ’60 e ’70. Si è sempre ragionato sull’importanza della presenza della Rai  e della partecipazione delle Star e Starlette di turno, come ospiti d’onore, e la musica, i concorrenti passavano  sempre in secondo piano". La concorrenza ora è alta per un festival che si propone come trampolino per le "voci nuove": "Di fronte a X Factor,  Amici,  Italia’s Got Talent e ora anche il Festival di Sanremo che si è aperto ai giovanissimi, un concorso Voci Nuove di musica italiana non ha alcun senso, ecco perché è necessaria una rivoluzione a 360 gradi".

Questa la proposta di Minisci, su Castrocaro ne ha lanciate diverse in passato. "La soluzione, a partire dalla prossima edizione, potrebbe essere il Festival delle Voci nuove blues e jazz, una vera rivoluzione, con il coinvolgimento nella  giuria per il settore Jazz di noti musicisti e cantanti  come Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Simona Molinari, Maria Pia de Vito, Rossana Casale, ma anche il Presidente di IJC ( Italia Jazz Club), l’associazione nazionale dei jazz club italiani e il  Presidente del l’Associazione nazionale dei musicisti jazz,  mentre per la giuria riguardante il Blues si potrebbero coinvolgere  Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, Federico Zampaglione dei Tiromancino, Alex Britti, Andrea Mingardi, che sono nati con la musica Blues e che se la portano sempre nel cuore. Grandi Star che in nome del jazz e del blues potrebbero prestarsi facilmente a questo coinvolgimento e regalarci, durante le varie selezioni, anche qualche estemporanea performance, una loro suggestiva jam session, come si dice in America, magari con i partecipanti al concorso.  Inoltre, si potrebbe nominare  Presidente  della Giuria il regista Pupi Avati, amante del jazz e abile clarinettista, e Presidente Onorario Renzo Arbore". dice Minisci. E conclude: "Il tutto con il supporto della oliata macchina organizzativa del MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti, che lo scorso anno ha festeggiato i 25 anni di attività, che potrebbe avvalersi della collaborazione della  prestigiosa Scuola di Musica  Rossini di Castrocaro, che da tempo organizza anche un corso di jazz".

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