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Cronaca

Fiasca al giardino Tonelli, esperimento riuscito: "Eventi e bella gente hanno allontanato l'abbandono"

Il grande chiosco “tutto veranda” che si trova nel giardino Tonelli lungo via Oberdan, è stato dato in concessione dal Comune per risanare l'abbandono che da tempo stava degradando questa parte del centro

E' tempo di bilanci per 'La fiasca', a poco più di due anni dalla sua apertura. Il grande chiosco “tutto veranda” che si trova nel giardino Tonelli lungo via Oberdan, è stato dato in concessione dal Comune per risanare l'abbandono che da tempo stava degradando questa parte del centro storico, vicino ad un punto di particolare sofferenza qual è la Galleria Vittoria. E l'obiettivo, spiegano i due titolari Massimiliano Zaccheroni e Mirko Fontana, pare raggiunto: la zona è più che mai animata ed è stato allontanato il giro di spaccio, consumo di droga e prostituzione che prima si verificavano in questo fazzoletto verde in centro storico.

“Abbiamo realizzato centinaia di eventi, dagli artisti locali alla presentazione dei libri, dalle rassegne di musica jazz e blues ai concerti estivi in esterno, fino al mercatino della Caritas . Non solo: curiamo lo sfalcio e la manutenzione di tutto il parco, abbiamo aggiunto più giochi per i bambini e ogni anno investiamo su qualcosa di nuovo, grazie ad una concessione che è di 9 anni con altri 9 di rinnovo”, spiegano i due titolari. Il bilancio parla di 600-700 clienti ad animare il locale ogni week-end, senza considerare le 300-400 persone che passano e non trovano posto. Un migliaio di presenze serali a cui si aggiungono quelle di giorno. “Siamo aperti dalla mattina per le colazioni, poi per pranzo e cena, nel pomeriggio abbiamo le feste di laurea o vengono gli universitari a studiare ai nostri tavoli portandosi dietro le loro borracce. Ci sono le mamme coi bambini per la vicinanza ai giochi, abbiamo una clientela trasversale che va dal giovane universitario al libero professionista”, dicono i due soci. “Tutta bella gente, non abbiamo mai avuto un problema di ordine pubblico”, specificano.

Insomma, se il movimento di persone allontana il senso di insicurezza e il degrado, qui non manca. “Siamo uno dei punti più vivi del centro, attiriamo persone da Cesena, Faenza e Ravenna e sappiamo quanto è difficile far venire gente a Forlì con l'offerta delle città vicine”, dicono Zaccheroni e Fontana. “Impieghiamo dalle 15 alle 20 persone, aperti 7 giorni su 7, con fornitori locali, dai salumi e formaggi ai vini. La plastica mono-uso? L'abbiamo abolita e usiamo tutto materiale riciclabile”, sventolano il risultato.

Diversa era la situazione – spiegano – nel novembre 2017 quando il chiosco riaprì dopo tre anni dalla chiusura della precedente gestione: “Qui avevamo i consumatori di droghe, piccolo spaccio, c'era perfino chi sniffava la colla come nelle favelas brasiliane. Con l'arrivo del giro di persone si sono tutti allontanati e senza mai creare un problema”. Benefici per la zona? “Qui a fianco a noi ha aperto un altro locale, pensiamo che abbia benefici dal giro delle persone che magari non trova subito posto alla Fiasca. Il mercato immobiliare dei negozi della galleria Vittoria ha iniziato a riprendersi, non so se per merito nostro, anche se la Galleria resta un problema a sé da affrontare”.

I due imprenditori riconoscono anche di aver lavorato in massima collaborazione col Comune. “Abbiamo avuto un grande sostegno dalla giunta, sia quella precedente che questa nuova. Quella nuova ha molte idee per il centro, come gli addobbi dell'ultimo Natale, che condividiamo. L'ordinanza anti-vetro ha fatto sparire anche quel giro di persone, non elevato, che prima c'era: gente che – col fatto che siamo un locale all'aperto – veniva da fuori portandosi le sue bottiglie e poi le abbandonava nel parco”. “D'altra parte – scherzano – in Comune hanno trovato due 'pataca' che si sono esposti molto del loro, finanziariamente, per il successo del locale”.

Insomma, un caso di collaborazione pubblico-privato che pare aver funzionato. Ma non mancano i problemi. Uno dei quali è il solito dei locali serali, una certa protesta dei residenti per la difficoltà a trovare parcheggio e per la musica e il chiacchiericcio serale. “Cerchiamo di venire incontro alle richieste, la musica cessa alle 23 e stiamo indirizzando gli eventi su iniziative all'interno. Abbiamo centinaia di residenti intorno, molti di loro sono clienti ed entusiasti di avere l'appoggio di un locale vicino. Tra queste centinaia ce ne sono 3-4 che protestano, per i quali comprendiamo la loro esigenza di riposo, ma sono gli stessi che prima si lamentavano del degrado e dell'abbandono”.

Suggerimenti per dare ulteriore slancio all'area? “Vedremmo bene un chiosco di piadina dall'altra parte del giardino, più vicino alla galleria Vittoria, e la riapertura del parcheggio sotterraneo di via Oberdan, che è molto grande e per il quale sappiamo che ci sono progetti in corso. C'è poi da affrontare la questione di Galleria Vittoria, che non è semplice....”

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