In tv la prima nazionale del film su madre Clelia Merloni
“Abbiamo desiderato tanto questo film – dichiara ad Agensir madre Miriam, superiora generale della Congregazione - perché si potesse conoscere la storia di una donna che ha precorso i tempi"
Madre Clelia Merloni va in televisione. La “prima” nazionale del film “Cento Cuori” è in programma lunedì, alle 20.55, su Tv2000 (canale 55 del digitale terrestre). Scritto e diretto da Paolo Damosso e realizzato dalla società? torinese Fogo Multimedia, e? dedicato alla figura della beata forlivese, fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore di Gesu?. Girato tra Roma e Alessandria, il lungometraggio vanta un cast d’eccezione, fra cui Silvia Budri e Beatrice Fazi, Massimo Bonetti, Alessandra Costanzo, Remo Girone e Pamela Villoresi. Manuela Bisanti, Claudio Botosso, Marco Marelli, Cristina Odasso, Giancarlo Ratti, Daniela Scarlatti e Victoria Zinny completano le presenze artistiche principali.
“Abbiamo desiderato tanto questo film – dichiara ad Agensir madre Miriam, superiora generale della Congregazione - perché si potesse conoscere la storia di una donna che ha precorso i tempi. Madre Clelia parla a ognuno di noi oggi, le fatiche che ha affrontato, la sua fede, le sue convinzioni, i valori espressi, in particolare il perdono, possono essere una chiave di volta anche in questi tempi. Desidero soprattutto che questo film susciti stupore e sorpresa negli spettatori”. Al centro di tutto ci sono le domande dell’uomo che sono sempre le stesse e attraversano i secoli.
“Volevamo raccontare - ricorda Paolo Damosso - una storia del passato con uno sguardo diretto alla vita di oggi e per questa ragione ho scritto due storie che s’intrecciano, una ambientata agli inizi del secolo scorso e una attuale, chiedendo agli attori di interpretare un doppio ruolo. Madre Clelia Merloni può offrire ancora oggi delle risposte”. Il film sarà distribuito anche nelle versioni in portoghese, inglese e spagnolo. In autunno sono previste presentazioni e distribuzione televisiva in Brasile e negli Usa, dove le Apostole del Sacro Cuore di Gesù sono presenti dagli inizi del 1900.
Clelia Cleopatra Maria Merloni nasce a Forlì il 10 marzo 1861 da Teresa Brandinelli e Gioacchino Merloni. Orfana di madre a soli tre anni, è affidata alle cure del padre e della nonna materna. Il signor Merloni nel 1866 giunge a Sanremo, in Liguria, dove fonda una fiorente industria e passa a seconde nozze con Maria Giovanna Boeri, che circonderà la piccola Clelia di premure e di affetto. Per dare alla figlia un’educazione distinta, il padre, seppur lontano dalla chiesa, farà frequentare a Clelia l’Istituto delle Figlie di Nostra Signora della Purificazione a Savona. Nel cuore della giovane matura una convinta vocazione religiosa. Il 14 agosto 1892 entra nella Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, fondata da don Luigi Guanella. Alla fine del 1893 Madre Clelia si ammala gravemente di tubercolosi. Il medico curante è già rassegnato alla fine imminente, quando Clelia fa la solenne promessa che, se fosse sopravvissuta alla malattia, avrebbe fondato un’opera per onorare il Sacro Cuore di Gesù. Fatto sta che, dopo una settimana, era completamente guarita.
Nel 1894, assieme a due compagne fonda a Viareggio le Apostole del Sacro Cuore di Gesù, dedite all’assistenza ai fanciulli, ai bisognosi e agli emigranti. Attualmente l’Istituto è presente in 14 Nazioni, con 1.200 membri. Clelia muore il 21 novembre 1930 a Roma, dove è sepolta nella cappella della Casa Generalizia. Il 18 giugno 1990 è stato aperto il processo di beatificazione e il 21 dicembre 2016 papa Francesco ha firmato il decreto per il riconoscimento dell’eroicità delle virtù, dichiarandola Venerabile. È stata proclamata beata a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il 3 novembre 2018. A Forlì, le Apostole del Sacro Cuore di Gesù sono presenti dal 1948 nel seminario diocesano e dal 1949 in corso Diaz, dove gestiscono la scuola materna ed elementare intitolata alla fondatrice.