Finanziamento statale dirottato sul palazzo del Merenda: più soldi per salvarlo dai crolli
I soldi per l'ex asilo Santarelli passano a finanziare il recupero dell'edificio di corso della Repubblica
Esce a sorpresa dalla programmazione del maxi-finanziamento del cosiddetto "Bando periferie" il progetto dell'ex asilo Santarelli. Lo ha deciso con una delibera la giunta comunale che ha deciso così di stornare gli 1,7 milioni di euro che erano arrivati come contributo statale per trasformare l'antico asilo in un centro polifunzionale della cultura, con la biblioteca moderna, un laboratorio multimediale, ma anche bar e ristorante, nonché l'hub del museo diffuso del Razionalismo del '900. Si tratta di una delle tranche maggiori del finanziamento statale che destina a Forlì 8,3 milioni di euro tutti investiti sul centro storico, ripartiti in 12 interventi.
Il Comune ha così scelto di inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una modifica al piano già siglato e finanziato, sostenendo che tale modifica continua in ogni caso a rispettare i dettami del bando, vale a dire il recupero di aree degradate. Nel mazzo ci sono anche i Giardini del museo San Domenico, i lavori urgenti nel palazzo del Merenda (biblioteca comunale di corso della Repubblica), il Foro Boario, il recupero della Porta di Schiavonia e tanto altro.
La richiesta del Comune è motivata dal fatto che in municipio si sono accorti che non è possibile cumulare fondi statali e fondi europei (tramite la Regione) del programma Por-Fesr. Dopo aver fatto domanda per il "Bando periferie", il Comune si è visto riconoscere dalla Regione un milione di euro aggiuntivo per lo stesso progetto del Santarelli, che si aggiungevano all'1,7 milioni già concessi in precedenza, sempre dallo stesso fondo europeo Por-Fesr. Il Santarelli, quindi, con un progetto del valore di 5 milioni, si sarebbe trovato con tre finanziamenti per un totale di 4,4 milioni (1,7 e 1 milione dal Por-Fesr e un altro 1,7 milioni dallo Stato), ma non cumulabili. Col risultato che per il Santarelli 2,7 milioni arriveranno dall'Europa, via Regione, e altri 2,3 milioni li dovrà trovare il Comune dal suo bilancio, impegnando l'avanzo di amministrazione del 2017.
Nella variazione licenziata dalla Giunta Comunale per quell'1,7 milioni che sono stati già approvati in modo certo dallo Stato col "Bando Periferie", il Comune trova così i soldi per alcuni progetti che erano nel cassetto. Spuntano così i 650mila euro necessari per rifunzionalizzare la palazzina dell'ex Romagna Acque, che è destinata ad accogliere la nuova sede della Polizia Municipale, in zona Portici. Spuntano anche altri 570mila euro per il Palazzo del Merenda, che versa in un forte degrado statico e che necessità di interventi urgenti. Lo stesso "Bando Periferie" prevedeva già altri 500mila euro per lo stesso edificio di corso della Repubblica. In questo modo si dà anche una risposta ad una protesta del mondo culturale che contestava al Comune l'eccessivo impegno per recuperare edifici del Novecento per ipotetici contenitori culturali (Ex Santarelli, Campostrino, deposito Atr), a discapito degli edifici storici che contenitori culturali lo sono già storicamente. Altri 250mila euro saranno spesi per mettere mano all'illuminazione di piazza Saffi e altri 250mila euro per la riqualificazione di via Leone Cobelli che è stata "eletta", tra tutti i vicoli paralleli a percorso su cui instradale i turisti tra piazza Saffi e i Musei San Domenico. Il Comune conta di mandare entro la fine del 2018 il progetto esecutivo per il recupero del palazzo del Merenda.