Fine del restauro, il monumento di Icaro sarà restituito alla città
E' giunto a conclusione "Ali nuove per la città", il progetto di cantiere didattico sperimentale promosso dal Fondo per la Cultura del Comune di Forlì
E’ giunto a conclusione “Ali nuove per la città”, il progetto di cantiere didattico sperimentale promosso dal Fondo per la Cultura del Comune di Forlì in occasione dell’intervento conservativo sul Monumento ad Icaro, la statua realizzata da Francesco Saverio Palozzi nel 1941 e collocata in Piazzale della Vittoria. Sabato mattina il Monumento restaurato verrà infatti svelato alla città, completamente ripulito e riportato agli antichi splendori, al termine di un incontro che racconterà i lavori e farà il punto sulle numerose iniziative collaterali svoltesi in questi mesi.
Alle ore 10 nel vicino Ex Collegio Aeronautico (Sala dei Mappamondi) il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, l’assessore alla Cultura, Patrick Leech, il Presidente del Fondo per la Cultura, Paolo De Lorenzi, oltre a rappresentanti della Soprintendenza e del Cnr, al Direttore dei lavori, Andrea Savorelli, ed ai tanti consulenti, partner tecnici, scientifici e sponsor che hanno collaborato a vario titolo, ripercorreranno le fila del restauro; un’attività alla quale hanno partecipato, oltre a ditte specializzate intervenute a titolo gratuito, anche 16 allievi del Liceo Artistico che hanno fatto pratica direttamente sul campo, affiancando i restauratori al lavoro sul monumento nell’ambito di stage formativi. Un’esperienza eccezionale, dal momento che lo straordinario valore del progetto sotto il profilo artistico e scientifico ha collocato il Monumento di Icaro all’interno di una sperimentazione a cura dell’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Milano (organo interno al CNR nazionale), al fianco di tesori di fama internazionale come il Portale di Santa Maria delle Grazie a Milano ed i mosaici di Piazza Armerina (Enna).
Grazie alle sponsorizzazioni ed alle donazioni raccolte dal Fondo per la Cultura da parte di enti e di privati con il progetto “Ali nuove per la città” è stato possibile non solo effettuare il restauro dell’opera senza alcun contributo pubblico, ma anche attivare il coinvolgimento diretto dei cittadini che hanno potuto conoscere meglio il patrimonio artistico e culturale del territorio in cui risiedono e contribuire alla sua conservazione e valorizzazione. Circa 900 sono stati i forlivesi che hanno approfittato del “cantiere aperto” e hanno visto da vicino il monumento e seguito lo sviluppo dei lavori nell’ambito di oltre 80 visite guidate organizzate dal Fondo per la Cultura.
Vari assegni di studio sono stati messi in palio dal Fondo e da Unindustria Forlì-Cesena attraverso concorsi tematici rivolti ad alcuni istituti secondari superiori della città: 50 gli studenti interessati per un totale di 30 lavori che si potranno ammirare proprio sabato mattina nell’Ex Collegio Aeronautico. Per tutti gli studenti cittadini inoltre è stato organizzato lo spettacolo teatrale “Come un’aquila”, scritto dal giornalista Luca Pagliari e dedicato alla storia del deltaplanista Angelo D’Arrigo, noto per imprese come il sorvolo dell’Everest e per aver condotto uno stormo di gru dalla Siberia all’Iraq, ripristinando un flusso migratorio perduto.
“Ali nuove per la città”, progetto patrocinato dal Comune di Forlì e dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini, ha voluto così coinvolgere numerosi soggetti come enti, aziende, privati ed istituti scolastici in un' azione di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e nella formazione delle giovani generazioni tramite una serie di iniziative (concorsi per le scuole, incontri tematici e visite guidate). In totale sono state una trentina le organizzazioni coinvolte nel complesso.
Tra queste, il restauro ha visto il coinvolgimento degli esperti di Teknehub – Università di Ferrara (autori del rilevamento in 3D) e la consulenza del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, attraverso il suo Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali. Insieme a loro, sono entrate nel progetto varie realtà specializzate in restauri d’arte (Etra snc, Turoni Restauri), edilizia (HD System, Proget Domus, Morosi e Domeniconi) e liberi professionisti del settore (Mara Bianchi, il geometra Luciano Capanni ed il professor Fabio Bevilacqua), che hanno prestato la propria opera in maniera gratuita per ridare vita ad uno dei simboli della città.
Al progetto hanno contribuito a vario titolo anche Italiana Assicurazioni – Progetto Romagna di Forlì, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Lions Club Forlì e Unindustria Forlì-Cesena, oltre a diverse aziende della città come Integra Solutions, Officine Media, Grafiche Mdm, Tipolitografia Valbonesi e La Commerciale Agricola. “Ali nuove per la città” è stato promosso dal Fondo per la Cultura, istituzione del Comune di Forlì per la gestione autonoma di attività e servizi a sostegno delle iniziative culturali della città, che opera attraverso un sistema di fund raising basato sulla sottoscrizione di B.A.C. Buone Azioni per la Cultura, tramite la quale imprese e privati possono contribuire attivamente alle attività culturali della propria città.