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Cronaca

Dalla Fondazione pronte erogazioni per 11,3 milioni: "2022 anno difficile, aumentiamo i fondi"

La Fondazione Cassa dei Risparmi destinerà alle erogazioni per il territorio 11,3 milioni di euro nel 2022, una cifra in crescita rispetto agli anni precedenti

La Fondazione Cassa dei Risparmi destinerà alle erogazioni per il territorio 11,3 milioni di euro nel 2022, una cifra in crescita rispetto agli anni precedenti e va a consolidare così la propria posizione di prima fondazione bancaria in Italia per erogazioni pro capite. Nel Forlivese, infatti, la ricaduta è di circa 60 euro per abitante investiti dalla Fondazione in cultura, scuola, sociale, sanità e sviluppo economico.

La scelta di aumentare il budget deriva sia dal fatto che il 2022 sarà ancora un anno per molti versi difficile ed è agevolato da una nuova normativa che diminuisce la tassazione degli utili delle Fondazioni di origine bancaria, a patto che vengano immediatamente reinvestiti come fondi a disposizione del territorio. Gli 11,3 milioni saranno investiti 3,7 milioni per l'area cultura (compresa la grande mostra sulla figura di Maddalena); 3,1 milioni per lo sviluppo territoriale; 3,6 milioni per salute, volontariato, anziani e attività sportive. Verrà confermato l’impegno nelle numerose iniziative promosse e sostenute dalla Fondazione quali le Grandi Mostre nel periodo invernale, le mostre fotografiche autunnali, il Festival del Buon Vivere. Prevista anche una partnership con l’Azienda USL della Romagna finalizzata alla realizzazione della Casa della Salute a Forlì.

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E' quanto emerge dal documento programmatico  per il 2022. Spiega il presidente Maurizio Gardini: “Nell’arco di tre mesi i nuovi organi della Fondazione, ovvero i membri del Consiglio di Amministrazione e dello stesso Consiglio Generale – hanno tenuto 28 sedute di commissione e audizioni cui hanno preso parte quasi 200 persone in rappresentanza di 141 tra associazioni, enti e istituzioni che operano nel territorio della Romagna forlivese”. La Fondazione intende sempre più inserirsi e agire in sintonia con le principali direttive mondiali e comunitarie: l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la nuova Programmazione Europea 2021-2027, il piano Next Generation EU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, stimolando anche il concorso di tali significative risorse. 

Accanto a tutto questo la Fondazione ha inaugurato due commissioni straordinarie sul tema della disparità di genere e sui giovani, mentre procedono i lavori di un'altra commissione che si occupa specificamente di rigenerazione urbana. Il 2022 sarà anche il trentesimo anno di vita della Fondazione e per questo vi saranno diverse iniziative. Ogni euro investito dalla Fondazione, con l'effetto di leva della compartecipazione, genera progetti di valore tre volte superiore. 

Dal punto di vista finanziario, la Fondazione conserva la sua solidità con un patrimonio netto di 467 milioni di euro, che passa a 638 milioni se si considera il patrimonio finanziario a valori correnti. Il buon andamento di investimenti istituzionali in Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo ed Hera ha dato buoni risultati. “Affidiamo i nostri investimenti a gestori professionali che si muovono sui mercati mondiali senza atteggiamento speculativo e a tutela del rischio”, spiega il segretario Andrea Severi. Per effetto di tutto questo quella di Forlì è oggi la 16° fondazione bancaria in Italia sulle 86 esistenti per dimensione del patrimonio netto. 

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