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Cronaca

Progetto centro storico. I commercianti si accaniscono sul costo dei parcheggi

Facendo qualche domanda agli esercenti del centro storico sul piano messo in campo dal Comune,emerge che in pochi sanno di cosa si sta parlando e si accaniscono sul costo troppo alto dei parcheggi

Facendo qualche domanda agli esercenti del centro storico sul piano messo in campo dal Comune, che prevede 18 milioni di investimenti, con interventi concreti già programmati, tra i quali la demolizione del parcheggio Sacripanti, sostituito da un'area verde e da posteggi sotterranei, il recupero dell'ex Universal e un nuovo programma di illuminazione, emerge che in pochi sanno di cosa si sta parlando e si accaniscono su un punto ben preciso: il costo troppo alto dei parcheggi. Ma c'è anche chi è contento delle proposte.

 

Probabilmente c'è chi si è arreso, come la titolare del Mon Amour di Corso Diaz, Catia Zoli, storica attività che è lì da 22 anni: “Ormai non ci credo più. Ho visto il centro cambiare sempre in peggio. I parcheggi sono troppo cari e i forlivesi vogliono arrivare in centro in macchina”. Questa frase viene ripetuta svariate volte, anche dal titolare del Bard della Posta di corso Mazzini, Ivano Benazzi, anche presidente di Confcommercio, che però aggiunge che servono “locali a prezzi agevolati per riportare gli esercenti nel cuore della città e studi su quali attività servono nel centro di Forlì. Magari anche un piccolo supermercato farebbe comodo per chi lavora qui”.

 

Tutti vogliono un centro più vivo e riconoscono che con l'iniziativa dei Mercoledì nel cuore “la differenza si vede – conferma Antonio Ceccarelli, titolare dell'omonimo bar in piazza Saffi – noi vogliamo vedere girare gente”. Vorrebbe un centro più vivo anche Giordano Frignani, titolare del parrucchiere per uomo Vittorio e Giordano, di corso Mazzini, che lamenta di nuovo i prezzi troppo alti dei parcheggi: “1,50 euro l'ora è troppo”.

 

Fuori dal coro la voce di Simone Mosti, titolare di Benetton in via Delle Torri, che, da 'persona informata sui fatti', esclama: “Per la prima volta ho sentito qualcosa di consistente. Ne abbiamo parlato durante una riunione di Confesercenti e le proposte mi sembrano interessanti. Verranno terminate le piste ciclabili, la demolizione del parcheggio Sacripanti è sicuramente un'ottima scelta e, dal punto di vista ambientale, anche il servizio navetta dalla Stazione al centro storico, anche se non so quanto possa essere utile per i commercianti, staremo a vedere. Certo il costo del parcheggio incide sullo spopolamento del centro, ma non credo sia quella la causa principale. Chi vuole fare un giro, non si preoccupa dei 50 centesimi in più”.

 

Soddisfatto e informato anche Guiliano Viroli, titolare dell'omonima Gelateria in corso Garibaldi: “Parcheggi, piste ciclabili, navette ben vengano. Io sarei contento se il centro diventasse zona pedonale. Quest'anno, fino ad ora, possiamo solo essere contenti. Le iniziative, a partire dalle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, al Pranzo patriottico, ai Mercoledì, hanno portato tantissima gente, più di anno scorso. Questo dimostra che con poco si riescono a portare i forlivesi in centro. Certamente il costo dei parcheggi è troppo alto e con il bel tempo lo vediamo meno, perchè molti si muovono anche in bicicletta o a piedi”.

 

Il quadro che dipinge la nuova titolare della profumeria Arrighi, storica in corso Della Repubblica da 35 anni, non è rassicurante. “Siamo tutti molto demotivati e ci aspettiamo che il centro venga rilanciato – spiega Katja Zandarin – non certamente con un costo del parcheggio di 2 euro l'ora. Le iniziative del mercoledì portano gente, lo vediamo, ma in corso della Repubblica non c'è quasi nulla, noi restiamo aperti ma non abbiamo riscontro. Chiediamo qualcosa che coinvolga anche il contorno”. Sui parcheggi troppo cari insiste anche Federica Francia, titolare del negozio di abbigliamento Nuomo, in corso Garibaldi, che ammette di non conoscere i dettagli del Piano per il centro storico del Comune: “Va rivisto tutto, dai parcheggi troppo cari, all'illuminazione di piazza Saffi, all'invasione di piccioni. Anche le iniziative vanno riorganizzate nella gestione pratica. Durante i mercoledì i gruppi che suonano devono avere più spazio perchè la gente che si ferma ad ascoltarli non intralci l'ingresso ai negozi”.

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