Studente si disfa della coca e tenta di fuggire dai Carabinieri
carabinieri del Nor di Forlì, guidati dal capitano Cristiano Marella, nella tarda serata di sabato, in piazza Saffi a Forlì, durante uno specifico servizio "antidegrado", hanno notato un giovane straniero
I carabinieri del Nor di Forlì, guidati dal capitano Cristiano Marella, nella tarda serata di sabato, in piazza Saffi a Forlì, durante uno specifico servizio “antidegrado”, hanno notato un giovane straniero che frettolosamente e con atteggiamento circospetto attraversava a piedi la piazza in direzione dei loggiati. I militari, intenti a controllare altri extracomunitari presenti in piazza, insospettiti, sia dall’atteggiamento, sia dalla velocità con la quale il giovane camminava, hanno deciso di avvicinarlo per identificarlo e procedere ad un controllo di routine.
Il ragazzo, accortosi dell’arrivo dei carabinieri, ha velocizzato ulteriormente l’andatura, raggiungendo il loggiato della piazza di corsa e tentando di confondersi tra altre persone. I militari hanno fermato la macchina ed il giovane ha tentato di entrare nella pizzeria Sole, che aveva ormai spento le luci ed era chiusa al pubblico. I carabinieri hanno notato che si era disfatto di qualcosa, facendo un vistoso movimento con un braccio.
C.M., marocchino classe 1991, studente, residente a Forlì. Quando gli è stato chiesto se avesse con sé qualcosa di illegale, ha risposto più volte di non avere nulla, dichiarando insistentemente che stava osservando il ramadan e che quindi assolutamente non poteva fumare, nè bere, tanto meno assumere qualsiasi altro tipo di sostanza stupefacente. Il giovane, a quel punto, chiedeva di poter tornare a casa per mangiare, visto che non mangiava dalla sera precedente. I carabinieri decidevano di approfondire il controllo proprio all’interno della pizzeria, facendo accendere al proprietario tutte le luci e ispezionando locale. I militari hanno rinvenuto sul pavimento un involucro cellophanato contenente grammi 5 di cocaina.
Il giovane marocchino ha ammesso la proprietà della droga, “confessando” anche di aver gettato quell’involucro nel locale dopo essersi accorto che i carabinieri lo volevano controllare. A seguito di perquisizione personale addosso gli sono stati trovati 120 euro in contanti, sequestrati poiché ritenuti provento dell’attività di spaccio. Sarà processato per direttissima