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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Forlì turistica: la mostra del San Domenico un volano alla scoperta del Risorgimento

In questo contesto assume un importante rilievo il libro "Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città"

La mostra in corso ai Musei San Domenico sta fornendo un contributo determinante per spingere molte realtà culturali forlivesi a promuovere iniziative per approfondire un periodo storico di grande interesse che ha visto i romagnoli sempre in prima fila. Così come è stata da stimolo per promuovere eventi, come quelli che Andrea Mariotti, Paolo Talamonti e Gabriele Zelli stanno coordinando per i Lions Clubs forlivesi e il Leo Club, in collaborazione con il Servizio Cultura e Turismo del Comune di Forlì e l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato Provinciale di Forlì, che permettono di tenere aperto il Museo del Risorgimento. Consentono anche di conoscere i luoghi del Risorgimento cittadino e gli artisti forlivesi, come Annibale Gatti (1882 - 1909) e Pompeo Randi (1827 - 1880), che operarono nel periodo preso in considerazione dall'esposizione lasciando un patrimonio di grande valore.

In questo contesto assume un importante rilievo il libro "Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città" che è stato possibile realizzare grazie al determinante lavoro di Flavia Bugani, storica e ricercatrice, e alla collaborazione di Marco Viroli e di Zelli, che ha anche sostenuto i costi di stampa. Alla presentazione avvenuta domenica 7 aprile hanno partecipato circa 300 persone che hanno riempito in ogni ordine di posto il grande salone dell'Aurora di Palazzo Albicini, sede del Circolo della Scranna. Durante i loro interventi Flavia Bugani e Zelli hanno ribadito che Forlì è a tutti gli effetti una città che ha contribuito all'Unità d'Italia e agli ideali risorgimentali. Ne sono testimonianza il ruolo avuto in questo processo storico personaggi, solo per citare quelli più conosciuti, che vanno da Piero Maroncelli, affiliato alla Carboneria e per questo processato insieme a Silvio Pellico e con lui imprigionato nella fortezza dello Spielberg; a Carlo Matteucci (1811-1868), fisico di fama internazionale, nonché Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia, nominato nel 1862 nel governo presieduto da Urbano Rattazzi; ad Aurelio Saffi (1819-1890), prima Ministro dell’Interno, poi componente del Triumvirato della Repubblica Romana (1849), la cui saldissima amicizia con  Giuseppe Mazzini era fondata in primo luogo sull’assoluta condivisione degli ideali politici, per la cui diffusione Saffi si impegnò sino alla morte; a Giovita Lazzarini (1813-1849), Ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica Romana; ad Achille Cantoni (1835-1867), volontario molto caro a Giuseppe Garibaldi, che gli dedicò un libro, e morto a Mentana nel corso del fallito tentativo di Garibaldi di liberare Roma; ad Antonio Fratti (1845-1897), morto a Domokos, in Tessaglia, volontario nella spedizione militare comandata da Ricciotti Garibaldi, figlio di Giuseppe, accorsa a difendere la Grecia nell’ambito nella guerra greco-turca.

I personaggi citati costituiscono un’indubbia testimonianza della vocazione risorgimentale della città di Forlì. Infine occorre aggiungere il ruolo determinante dei patrioti forlivesi nel salvataggio di Giuseppe Garibaldi e del Maggiore Leggero in occasione della Trafila Garibaldina. Il libro sarà consegnato in omaggio anche a coloro che parteciperanno alla camminata condotta da Flavia Bugani e da Gabriele Zelli alla scoperta delle opere di Pompeo Randi e di Annibale Gatti presenti nella Cattedrale di Santa Croce e nelle sale Randi e Calamandrei (ex Palazzo della Provincia) che si svolgerà domenica 14 aprile, alle ore 16.00 (ritrovo presso il Museo del Risorgimento, Palazzo Gaddi, accesso da via Sassi 3, Forlì).

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