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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La città che non va, bus e incroci senza strumentazioni per i non vedenti

Per la rubrica 'La città che non va' pervengono segnalazioni non solo di situazione puntuali da risolvere, molto dettagliate, ma anche indicazioni su cosa è deficitaria la città, specialmente per chi è disabile. La strumentazione per i ciechi e ipovedenti è una di queste

Per la rubrica ‘La città che non va’ pervengono segnalazioni non solo di situazione puntuali da risolvere, molto dettagliate, ma anche indicazioni su cosa è deficitaria la città, specialmente per chi è disabile. La strumentazione per i ciechi e ipovedenti è una di queste. Per inviare la tua segnalazione (corredata di materiale fotografico): redazione@romagnaoggi.it. Periodicamente le segnalazioni vengono girate alla autorità competenti per una risposta.

SEGNALI SONORI AI SEMAFORI

La  segnalazione in questo caso arriva da Marco Lijoi che premette: “Sono molto contento dell'iniziativa aperta sulle segnalazioni su ciò che non va. La città non va e sottolineo non va assolutamente come città adeguata per le persone con disabilità, soffermandomi sulle persone ipo-vedenti, non vedenti”. Cita il particolare esempio Lijoi: “Il semaforo di via Andrea Costa con via Gramsci, incrocio molto pericoloso, non è dotato né di sintesi vocale, né di percorsi tattili a terra per il riconoscimento delle strisce pedonali. Facendo un giro per la città è la stessa cosa per tantissimi altri attraversamenti pedonali e semafori, in cui la maggior parte non ha il bottone da premere per avviare l'audio”.

Il problema della vivibilità per i non vedenti si estendono ai mezzi pubblici: “Soffermiamoci invece sui mezzi pubblici, anch'essi non hanno, per la maggior parte dei casi, alcuna sintesi vocale che permette di riconoscere il bus, il suo numero e percorso”. Ma non finisce qui: “Tantissimi locali pubblici non accettano l'entrata del cane guida, mentre il cane guida per legge ha diritto di entrare in ogni luogo, perché anche le persone disabili hanno il diritto di vivere come persone umane”.

E la stazione? “Alla stazione ferroviaria di Forlì solo pochi giorni fa hanno messo i percorsi tattili a terra fino al primo binario poi finisce lì, ma le strisce gialle? Invece niente: si arriva al binario e un non vedente non sa dove si trova la strisci gialla, poiché è stata solo dipinta, ma non segnalata con il percorso come ormai in tutte le stazioni è a norma di legge”.

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