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Cronaca

"Forlì per il Libano", 22mila euro per un impianto fotovoltaico che ha dato luce a due scuole: tanti i progetti

Prosegue e non si ferma l'impegno del progetto “Forlì con il Libano” che, dopo avere accolto per due  settimane 24 tra ragazzi libanesi e loro accompagnatori nel corso del mese di agosto, ora è impegnato  a sostenere diversi progetti

Prosegue e non si ferma l'impegno del progetto “Forlì con il Libano” che, dopo avere accolto per due  settimane 24 tra ragazzi libanesi e loro accompagnatori nel corso del mese di agosto, ora è impegnato  a sostenere diversi progetti, suggeriti dagli stessi amici libanesi, divenuti referenti in loco e cinghia di  trasmissione delle numerosissime richieste di aiuto provenienti dal Paese dei cedri.  

Grazie a loro e alle segnalazioni dell'Ambasciata libanese in Italia, sono state due le scuole pubbliche  che, a fronte dell'impegno economico circa di  22.000 euro sostenuto in particolare dal Comitato per  la lotta contro la fame nel mondo di Forlì, hanno potuto installare un impianto fotovoltaico per la fornitura di energia elettrica. Questo ha nuovamente garantito la presenza dell’elettricità nei due istituti scolastici, permettendo ai ragazzi di frequentare anche quest'anno con quel minimo di supporti  indispensabili all'attività didattica. Quello dell’assenza di energia elettrica infatti è ormai un problema  non solo di tutte le scuole, ma in generale di tutto il Paese che vede contingentato il servizio di  fornitura di corrente pubblica a poche ore al giorno. Un finanziamento forlivese di  4000 euro è andato anche ai lavori di ristrutturazione della foresteria  della chiesa di Tiro, luogo di ospitalità per turisti e pellegrinaggio, struttura destinata a raccogliere i  fondi per sostenere le numerosissime attività di assistenza ai più bisognosi, in particolare ai bambini.  In un contesto di povertà sociale sempre più grave e diffusa, realtà come quella della chiesa di Tiro si  mettono infatti a disposizione delle moltissime esigenze della popolazione, a partire da quelle  sanitarie.  

Peraltro, il modello "ForLibano" ha destato parecchio interesse al di fuori dei confini romagnoli tanto  da essere oggetto di attenzione da altre associazioni nazionali orientate sul Libano.  Fra queste ricordiamo "Second Generation Aid" con sede in Roma a guida di alcuni medici della  Capitale. Proprio qualche giorno addietro è terminata la loro missione umanitaria nel Sud del Libano  che è stata resa possibile grazie allo stretto coordinamento con la squadra di "ForLibano" che ha  fornito il necessario supporto per lo svolgimento della stessa e che si è conclusa con un grande  successo e con l'instaurazione di nuove collaborazioni. "Second Generation Aid" da cinque anni in  attività, aveva operato precedentemente solo nel Centro-Nord Libano.   Rientrato in patria da pochissimi giorni anche Roberto Faccani, Settore cooperazione civile-militare  di ISTRID, che nel sud del Libano ha trascorso quattro giorni dedicandosi a formare il corpo locale  dei vigili del fuoco e della protezione civile per una corretta gestione delle situazioni di emergenza e  primo soccorso. La formazione riguardava il miglioramento dei soccorsi alle persone disperse nelle  macerie dopo l’esperienza avuta nella terribile esplosione che avvenne 2 anni fa al porto di Beirut che  causo’ la morte di 220 persone ed il ferimento di oltre 7.000.  

Il corso ha coinvolto 21 persone delle cinque organizzazioni di soccorso da cui ricavare 5 squadre  specialistiche destinate al soccorso in profondita’ con attrezzature tecnologicamente avanzate (video  camere, termocamere, sensori di movimento) che sono state donate al termine del corso (valore  3.000 euro).  
Come sin dall'inizio è accaduto in questo progetto, non poteva poi mancare, anche in questo proseguo,  il coinvolgimento di tutta la Città di Forlì e in particolare dei suoi giovanissimi cittadini. In questo  senso sono state attivate per l'anno scolastico 2022-2023 momenti di lavoro comune tra istituti  libanesi e scuole forlivesi, in particolare l'Istituto Tecnico Industriale Marconi, l’Istituto Comprensivo  numero uno Diego Fabbri e alcuni ragazzi del Liceo Classico Morgagni. Progetti di collaborazione,  conoscenza e scambio con altrettanti istituti ibanesi. In questo senso è già prevista l’ospitalità in  primavera di alcuni studenti libanesi che saranno ospitati da famiglie forlivesi.   A partire dai ragazzi delle superiori sino a quelli delle medie ed elementari sarà così possibile  abbracciarsi in un momento di reciproca conoscenza e fratellanza, perché ciò che conferisce davvero  valore al progetto ForLibano non è tanto il “dare cose” ma il farlo attraverso una vera condivisione.  L’obiettivo comune è costruire uno spirito di fratellanza che vada molto oltre quello che potrebbe  altrimenti essere un mero gesto materiale, sicuramente importante ma non sufficientemente. 

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