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Giovedì, 25 Aprile 2024
Esercito

Forlì per il Libano, I Caschi blu italiani concludono la fase di distribuzione degli aiuti

I Caschi Blu di Italbatt, inseriti nel contingente italiano di Unifil, sono impegnati da agosto per il concorso alla stabilizzazione del Sud del Libano

Dopo circa sei mesi trascorsi nella Terra dei cedri sotto le egida delle Nazioni Unite, i militari italiani di Italbatt, su base del 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste comandato dal colonnello Marco Licari, si accingono a rientrare in Patria. In questi mesi i cittadini della Città di Forlì si sono mobilitati dando vita al Progetto Forlì per il Libano e creando una catena di solidarietà che ha visto coinvolti tantissimi attori: a partire dalla giunta comunale, passando per il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, l’Avis di Forlì, i Lions, il Rotary Club, la Fondazione Buon Pastore, la Caritas, ForlìFarma, il Banco Alimentare e No.vi.art, fino a coinvolgere diverse scuole oltre ad importanti imprese locali radicate nel territorio romagnolo.

In tale contesto, a favore di uno dei tre licei della provincia di Tiro, che accoglie più di 600 studenti, sono stati reperiti nell’ambito del progetto di aiuto di Forlì i fondi per l’installazione di un sistema di alimentazione energetica con pannelli fotovoltaici che hanno consentito la ripresa delle attività scolastiche in totale autonomia energetica. Ricevuto il materiale inviato dal comune di Forlì, i soldati di Italbatt, in stretta collaborazione con i vertici del Settore Ovest della Missione Unifil, comandato dal Generale di Brigata Stefano Lagorio, hanno iniziato il capillare lavoro di distribuzione degli aiuti, spaziando dagli ambulatori medici presenti nelle varie municipalità, alle associazioni caritatevoli, ai centri di assistenza dei disabili, degli anziani e dei malati psichiatrici, alle associazioni femminili che si occupano delle famiglie meno abbienti.

I Caschi Blu di Italbatt, inseriti nel contingente italiano di Unifil, sono impegnati da agosto per il concorso alla stabilizzazione del Sud del Libano nell’ambito della missione delle Nazioni Unite e continuano a sostenere con professionalità ed impegno la popolazione e le istituzioni locali.

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