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Solidarietà

Forlì per il Libano, nuovo tassello per il progetto: dal concerto al San Giacomo strumenti musicali per i ragazzi

Lo scopo dell’iniziativa è stato poter donare agli studenti dello Smart College diversi strumenti musicali tra cui una tastiera, due chitarre ed altro materiale necessario per continuare a coltivare la loro passione per la musica

Il progetto Forlì per il Libano, nato l’estate scorsa dalla collaborazione tra i fanti aeromobili del 66esimo Reggimento fanteria aeromobile Trieste e la città di Forlì, capitanata dal sindaco Gian Luca Zattini con il supporto della Giunta comunale e la cittadinanza tutta, si arricchisce di un nuovo tassello, questa volta con un impronta artistica oltre che benefica. Grazie alla collaborazione offerta dall’associazione No.Vi.Art., dal Comune e dell’istituto Musicale Angelo Masini, il 26 dicembre scorso si è tenuto nella suggestiva cornice del San Giacomo a Forlì, un concerto benefico al fine di raccogliere fondi volti a finanziare l’acquisto di strumenti musicali per i ragazzi dello Smart College di Al Bazuriyah, nel Sud del Libano.

Questo ennesimo progetto di solidarietà nasce dalla volontà della professoressa Maria Teresa Indellicati, presidente di No.Vi.Art, che grazie ad un grandissimo impegno ormai pluriennale riesce con la propria associazione a creare un Ponte di Solidarietà tra i popoli, un ponte arricchito da note artistiche, proprio verso quelle terre in cui i giovani risentono maggiormente dei postumi di conflitti e dell’instabilità socio-economica. Lo scopo dell’iniziativa, che si è finalizzata proprio negli ultimi giorni di Gennaio, oltre a creare un rapporto di amicizia e fratellanza tra i ragazzi italiani e quelli libanesi, è stato poter donare agli studenti dello Smart College diversi strumenti musicali tra cui una tastiera, due chitarre ed altro materiale necessario per continuare a coltivare la loro passione per la musica.

Un ruolo fondamentale nella gestione di tutte le attività è affidato alla coordinatrice dalla scuola, Yasmine Ghaddar, la quale ha seguito passo dopo passo lo sviluppo del progetto, consapevole che questo legame con i nuovi amici italiani riveste un’importanza fondamentale, specialmente nel momento di immensa difficoltà socio-economica che sta investendo il popolo libanese. La stessa ogni giorno si adopera per garantire ai giovani studenti libanesi un futuro migliore fatto di cultura e consapevolezza dei propri mezzi. La donazione degli strumenti musicali permetterà agli studenti libanesi di prepararsi al meglio per il festival Musica e giovani del Mediterraneo in programma a Forlì per la prossima estate, evento che vede ogni anno coinvolti ragazzi provenienti dall’area mediterranea e balcanica.

La missione

La missione italiana in Libano è attualmente a guida Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei cedri con i colori delle Nazioni Unite, con la responsabilità del settore Ovest di Unifil in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte 1.000 militari italiani. Il sostegno alla popolazione e alle istituzioni locali è uno dei pilastri della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, compito fondamentale che il contingente italiano, al comando del Generale di Brigata Massimiliano Stecca, svolge con impegno teso anche a rinsaldare i tradizionali vincoli di amicizia che legano Libano e Italia.

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