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Cronaca

Per le vie del centro compaiono "i fantasmi dei diritti"

I sindacati, si legge in una nota, "hanno deciso di mandare un messaggio estremamente forte, per imprimere quel segnale di svolta, che deve riguardare l’insieme della politica economica e sociale del Governo"

Decine e decini di fantasmi in Piazza Saffi. Venerdì mattina Cgil e Uil hanno svolto un flash-mob con volantinaggio nelle piazze della nostra città al grido “I diritti? I fantasmi del futuro. Così non va!” in vista dello sciopero generale di venerdì 12 dicembre. I sindacati, si legge in una nota, "hanno deciso di mandare un messaggio estremamente forte, per imprimere quel segnale di svolta, che deve riguardare l’insieme della politica economica e sociale del Governo, interrompere una spirale negativa che non consentirà in alcun modo di uscire dalla crisi, ed individuare una traiettoria che sia finalizzata a creare lavoro, che è l’elemento essenziale per poter dire che la crisi inizia ad arretrare".

"Questo segnale di svolta deve riguardare l’insieme delle politiche, non solo il jobs act, ma anche il decreto “Sblocca Italia”, la riforma della Pubblica Amministrazione, della Scuola e non ultima, la Legge di Stabilità - affermano Cgil e Uil -. L’insieme di questi provvedimenti non ci consegna un disegno accettabile, anzi, il quadro che determina, rappresenta un aggravamento della condizione della recessione economica e di peggioramento sul terreno sociale e dei diritti. Lo sciopero del 12 dicembre è una scelta obbligata, a fronte di un Governo che non ascolta ed assume provvedimenti che giudichiamo sbagliati e dannosi; è una scelta difficile, perché non si chiede un sacrificio a cuor leggero; è una scelta impegnativa perché riteniamo che solo bloccando il Paese sarà possibile indurre il Governo e le Associazioni Imprenditoriali a riflettere e cambiare le proprie scelte. Non per una sterile protesta, ma l’inizio di una stagione nella quale la lotta per maggiore equità, giustizia sociale e per scelte politiche più lungimiranti, diventerà assillante".

Continuano i sindacati: "Siamo giunti a questa decisione perché ogni tentativo di avviare un confronto con il Governo è fallito. Non ha accettato di discutere i contenuti del “jobs act” imponendo una legge delega che riduce le tutele sul lavoro (articolo 18 , reintegro per licenziamenti illegittimi; articolo 13 - demansionamento; articolo 3, controlli a distanza), ma non il precariato. Non ha accettato di “cambiare verso” alla politica economica, con una legge di stabilità che continua a distribuire risorse a pioggia alle imprese e tagli lineari nei servizi pubblici senza una vera politica di crescita finalizzata alla creazione di posti di lavoro. Non ha accettato di discutere la riforma della Pubblica Amministrazione, ne è uscito un provvedimento inutile per i cittadini e fonte di confusione negli Enti".

E ancora: "Non ha accettato di avviare le trattative per il rinnovo dei contratti pubblici, bloccati da sei anni, suggerendo di fatto anche alle imprese private inseguire la stessa strada. Non ha accolto la proposta più efficace e veloce per dare lavoro ai giovani: cambiare la legge Fornero sulle pensioni. Un quadro sconsolante, per questo abbiamo deciso di fare sentire la nostra voce. La voce di milioni di lavoratori, disoccupati, precari, di giovani e pensionati che chiedono lavoro ed equità".

Cgil e Ul di Forlì invitano "gli amministratori pubblici locali, sindaci e assessori, che nei giorni scorsi e anche quest’oggi dichiarano sui giornali locali preoccupazioni per i tagli delle risorse da parte del Governo agli Enti Locali, previsti nella legge di stabilità e vedono comune unica soluzione possibile quella di “tagliare” i servizi sociali per i cittadini più bisognosi, a riflettere con grande attenzione, prima di assumersi la responsabilità di penalizzare ulteriormente lavoratori, pensionati, cittadini, con le scelte contenute nei prossimi bilanci di previsione. Per questo sarebbe bene che le Amministrazioni che vogliono cambiare davvero le scelte del Governo e tutelare i propri cittadini, aderiscano allo sciopero generale proclamato per il prossimo venerdì 12 dicembre e siamo presenti alla manifestazione che si concluderà in Piazza Saffi".

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