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Forlì ricorda Fulcieri Paulucci di Calboli: anche una messa al cimitero monumentale

Mercoledì, alle 10.30, avrà luogo a Pantheon del Cimitero Monumentale di Forlì, in via Ravegnana, una funzione religiosa a suffragio, officiata da monsignor Dino Zattini

Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della morte di Fulcieri Paulucci di Calboli, avvenuta il 28 febbraio 1919, la Città di Forlì onorerà la sua memoria con un ricco programma di eventi. Mercoledì, alle 10.30, avrà luogo a Pantheon del Cimitero Monumentale di Forlì, in via Ravegnana, una funzione religiosa a suffragio, officiata da monsignor Dino Zattini, alla presenza delle autorità istituzionali cittadine e dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra. Seguirà la lettura della preghiera del mutilato e della motivazione della medaglia d’oro al valore militare conferita a Fulcieri Paulucci di Calboli nel 1917. La mattinata terminerà con la deposizione di una corona commemorativa al busto dell’eroe cittadino e al Monumento dei Mutilati di guerra.

Nel corso del pomeriggio, alle 17, al Liceo Scientifico Statale “Fulcieri Paulucci di Calboli”, via Aldo Moro 13, a Forlì, si svolgerà l’incontro “I Paulucci di Calboli nella storia del Novecento”, aperto alla cittadinanza, alla presenza della Dirigente Scolastica Susi Olivetti e del corpo docente del Liceo. Interverranno Flavia Bugani e Domenico Guzzo, studiosi di storia contemporanea ed introdurrà Giovanni Tassani, autore del volume “Responsabilità e storia”. Il programma in ricordo dell’eroe forlivese proseguirà con l’incontro “In vista di un centenario. Leggendo la storia della famiglia Fulcieri Paulucci di Calboli”, previsto per il giorno giovedì 15 marzo, alle 16, a Palazzo Romagnoli, via Albicini 12.

Chi era Fulcieri Paulucci di Calboli

Fulcieri Paulucci di Calboli, nato da famiglia forlivese nel 1893, seguì in gioventù il padre Raniero Paulucci, importante diplomatico, nei suoi spostamenti in Europa e nel 1910 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Genova, dove si laureò nel 1914. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò e chiese di essere destinato alla prima linea, offrendosi di volta in volta volontario anche per missioni ritenute molto pericolose. Durante una di queste riportò gravi ferite che gli causarono una invalidità permanente. Decorato di medaglia d’oro al valor militare nel 1917, proseguì il suo impegno patriottico, animando, nonostante la difficoltà delle proprie condizioni fisiche, numerose attività di propaganda volte ad esortare gli italiani alla resistenza civile. Morì, a soli ventisei anni, nel 1919, in Svizzera. Le sue spoglie furono trasferite nel Cimitero Monumentale di Forlì.

L’ambasciatore e senatore Raniero Paulucci di Calboli, padre di Fulcieri, lasciò in testamento alla sua morte, nel 1931, una cifra assai considerevole nonché alcune collezioni, tra cui spicca quella delle sette sculture di Adolfo Wildt oggi esposte a Palazzo Romagnoli. In anni più recenti altri importanti fondi sono stati donati agli Istituti culturali della città, tra i quali basti citare una collezione, unica al mondo, di materiali librari e documentali, sull’Affaire Dreyfus, snodo importante nella storia francese tra Otto e Novecento, ed una biblioteca di studi storici, diplomatici e letterari comprendente diecimila testi nelle più varie lingue, giapponese compreso. Il Comune di Forlì, in intesa con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, e in accordo con le varie istituzioni preposte alla conservazione dei Beni Culturali, è attualmente impegnato ad acquisire in proprietà, cogliendo l’intenzione in tal senso dell’erede Contessa Simonetta Paulucci di Calboli, al fine di valorizzarlo facendolo conoscere in campo nazionale e internazionale, il prezioso e vastissimo Archivio, attualmente depositato in Archivio di Stato di Forlì.

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