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Cronaca

Note per la pace: a Forlì il progetto "La musica un ponte tra i popoli 2015"

La musica è lo strumento che rende possibile l'incontro tra ragazzi serbi e kosovari, macedoni e montenegrini, e italiani

Si chiama “La musica un ponte tra i popoli 2015. Scuole di musica per la pace”, l'iniziativa di carattere internazionale in corso di realizzazione da parte di Ipsia Acli Forlì – Cesena con il sostegno dell’amministrazione comunale e il coinvolgimento di giovani musicisti e professori delle scuole di musica di Forlì, Santa Sofia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Albania. Il sindaco Davide Drei ha ricevuto in Municipio 6 giovani, 3 accompagnatori e il direttore della Scuola di “Lorenc Antoni” della città di Prizren (Kosovo) Vesel Krasniqi.

Il progetto Ipsia è pluriennale, co-finanziato dal Comune di Forlì ed ha visto la partecipazione e lo scambio formativo e culturale fra studenti della nostra città e studenti del Kosovo. Referente è il professore Maria Teresa Indellicati. Gli studenti stanno seguendo, insieme a altri giovani provenienti dai paesi dell’area balcanica, lezioni a Castrocaro nell’ambito di un progetto che coinvolge direttamente anche l'Istituto musicale Masini di Forlì e la Scuola di musica “Roveroni” di Santa Sofia, con cui in trattengono progetti dal 2013 nell'ambito del progetto “La musica un ponte tra i popoli”. A coordinare il tutto è Ipsia, Istituto pace sviluppo e innovazione delle Acli, sede di Forlì-Cesena, che dal '99 è presente in Kosovo.

I progetti non sarebbero stati possibili senza il costante sostegno del Comune di Forlì, sia in termini economici “politici”. Il Comune è presente come Politiche Giovanili e Cultura, e con Servizio Relazioni Internazionali. Presenti all’incontro anche l’assessore Raoul Mosconi, la dirigente comunale Cristina Ambrosini e il presidente di “CastrocaroClassica” Enrico Allegri. Forlì è capofila di una rete di scuole di musica, sia italiane che balcaniche, nelle quali, attraverso il linguaggio senza parole della musica, si tornano a far dialogare popoli che si sono combattuti fino a due mesi fa. La musica è lo strumento che rende possibile l'incontro tra ragazzi serbi e kosovari, macedoni e montenegrini, e italiani. Gli studenti presenti erano Eda Kantarxhiu - (Kosovo) flauto, Era Haliti (Kosovo) pianoforte, Artida Bakjia (Kosovo) flauto, Andrija Jovovic (Montenegro) pianoforte, Danilo Bujisic (Montenegro) violino e Njomza Xhaferi (Macedonia) pianoforte. Presenti gli accompagnatori Kristian Nua e Armanda Jahja (Ipsia Kosovo), Vesel Krasniqi, direttore della cuola di musica "Lorenc Antoni" di Prizren e Ida Muratagic, docente della scuola "Vaso Pavic" di Podgorica.

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