rotate-mobile
Cronaca

Forlì sfiorata da una serie di temporali. Giovedì allerta meteo per la fascia appenninica per vento

Nel primo pomeriggio infatti un forte rovescio ha bagnato la zona di San Leonardo, per poi spostarsi verso nord-est in direzione della costa e della Ravegnana ravennate

Continua il giugno "pazzerello". Anche quella di mercoledì è stata una giornata all'insegna dei temporali sparsi sulla Romagna, che hanno tuttavia risparmiato Forlì. Nel primo pomeriggio infatti un forte rovescio ha bagnato la zona di San Leonardo, per poi spostarsi verso nord-est in direzione della costa e della Ravegnana ravennate. In città nessuno scroscio, bensì un aumento della ventilazione. Per giovedì, informa la Protezione Civile, "permarranno condizioni di spiccata instabilità connessa ad un flusso di correnti da sud-ovest. Dal pomeriggio sulle aree appenniniche di crinale occidentali e su quelle collinari centro-orientali, la ventilazione è prevista su valori intorno ai 75 Km/h (con raffiche temporaneamente più intense)".

Venerdì si annuncia soleggiato, ma un po' ventoso, mentre nelle giornate di sabato e domenica, informa il servizio meteorologico dell'Arpae, "la presenza di una circolazione debolmente instabile potrà ancora determinare sul territorio regionale piogge intermittenti e rovesci sparsi, localmente a carattere temporalesco". Poi spazio al bel tempo: la settimana entrante vedrà infatti il consolidamento di un promontorio anticiclonico di origine atlantica, che favorirà condizioni di tempo più stabile e soleggiato, associato anche ad un aumento delle temperature.

L'elaborazione di Coldiretti

Da una elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) in riferimento all’ultima ondata di maltempo con grandinate e nubifragi da nord a sud del Paese, emerge che il mese è stato segnato lungo la Penisola fino ad ora da 7 eventi estremi, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+124%). "Nubifragi, allagamenti, frane e grandine – sottolinea la Coldiretti -hanno provocato molti danni nelle città e nelle campagne dove si contano perdite per milioni di euro. Si tratta dell’ultima spallata del clima impazzito in una maledetta primavera che è iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture ed è proseguita con il caldo torrido e la siccità per andare a concludersi con le tempeste da nord al sud del Paese".

"Il risultato – precisa la Coldiretti – sono pesanti danni alle coltivazioni con la perdita in molte aziende di un intero anno di lavoro, con il crollo dei raccolti nazionali, dalle pesche alle nettarine (-28%) fino alle albicocche (-58%), fino alle ciliegie. Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico con 7275 i comuni italiani complessivamente a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale), con punte del 100% in Liguria. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forlì sfiorata da una serie di temporali. Giovedì allerta meteo per la fascia appenninica per vento

ForlìToday è in caricamento