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Cronaca

Meteo, un temporale non qualunque: "Forlì attraversata da un supercella"

"Normalmente - illustra l'esperto - questi sistemi non hanno grande estensione, ma possono risultare assai intensi sebbene con durata breve. Infatti le forti correnti in media ed alta troposfera li fanno evolvere rapidamente".

Non un temporale qualunque. Ad attraversare martedì pomeriggio Forlì è stata quella che in meteorologia viene definita supercella. E' quanto chiarisce a RomagnaOggi.it-ForliToday Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com. "Normalmente - illustra l'esperto - questi sistemi non hanno grande estensione, ma possono risultare assai intensi sebbene con durata breve. Infatti le forti correnti in media ed alta troposfera li fanno evolvere rapidamente".

DUE SUPERCELLE IN ROMAGNA - Martedì, spiega Randi, "i parametri di shear, che indicano una variazione del profilo orizzontale e verticale dei venti, e di instabilità indicavano la possibile formazione di supercelle. Un primo ha interessato il ravennate portando a grandinate anche di un certo rilievo tra Bagnacavallo, Russi e Ravenna per poi dirigersi verso la costa; un secondo, nato sulla pedecollina ravennate, si è mosso verso il forlivese, determinando fenomenologia simile ed esaurendosi verso il cervese". Secondo quanto misurato dalla stazione meteorologica dell'Arpa sono caduti 18 millimetri di pioggia, ma altre centraline pluviometriche hanno registrato valori tra 19,6 e 27,6 millimetri. Prima del violento scrocio un'altra supercella aveva sfiorato il forlivese, interessando parte del ravennate (17 millimetri a Russi e 26.2 millimetri a Ravenna in circa 30 minuti).

Il temporale del 14 ottobre previsto dal Cnr

LA SITUAZIONE ATTUALE - Attualmente "la nostra regione è interessata da un flusso di correnti assai umide ed instabili in quota da Sud Ovest, mentre nei bassi strati le correnti subtropicali prendono la via del mare Adriatico incanalandosi verso la Romagna da est-sud-est, apportandovi rilevanti quantità di calore sensibile ed umidità specifica (il mare nel periodo autunnale raggiunge le temperature superficiali più elevate). Questo continuo rifornimento nei bassi strati di aria molto calda ed umida (temperature massime ben oltre i 25°C nei giorni scorsi) costituisce una notevole scorta di energia da mettere a disposizione di eventuali sistemi temporaleschi in formazione".

La formazione del nubifragio del 14 ottobre visto dal radar (fonte Arpa)

"POTENZIALE PERICOLO" - Randi evidenzia che "si tratta di situazioni potenzialmente pericolose perché, se la troposfera ai piani superiori si predispone in un certo modo, possono formarsi situazioni temporalesche alquanto severe, alimentate dalle correnti calde ed umide nei bassi strati. Infatti negli ultimi 2 giorni in quota è affluita aria più fresca, venendo quindi a determinare un elevato gradiente termico tra bassi ed alti strati, situazione classica di fasi temporalesche anche intense. Per di più, sempre alle quote superiori, si è manifestato un sensibile rinforzo dei venti da sud-ovest. Questa situazione determina quello che si definisce elevato “windshear positivo”, il quale contribuisce a far assumere alle celle temporalesche un assetto inclinato".

PERCHE' SI E' FORMATA LA GRANDINE - Illustra il previsore meteo: "In tal modo la corrente calda ascensionale che alimenta il temporale non viene disturbata da quella fredda discendente legata anche alle precipitazioni, la quale cade a debita distanza. In queste condizioni il temporale può mantenersi attivo per diverso tempo assumendo sovente forte intensità. Non a caso le celle temporalesche ad assetto inclinato producono facilmente grandine e forti colpi di vento, dal momento che la corrente ascensionale può rimanere indisturbata per diverso tempo consentendo ai chicchi di grandine, che sempre si formano in seno alle nubi temporalesche, di raggiungere dimensioni sufficienti per raggiungere il suolo in notevole quantità accompagnati dalla corrente discendente".

"Un elevato windshear positivo, ovvero una brusca variazione del profilo orizzontale e verticale dei venti, può portare anche alla formazione dei cosiddetti temporali a supercella, ovvero strutture temporalesche dotate di rotazione, spesso severe, che in casi particolari, sebbene fortunatamente non frequenti, possono portare alla formazione di tornado e grandine di notevoli dimensioni", spiega ancora l'esperto meteo.

PROSSIME ORE - La ferità meteorologica resta ancora aperta: "l'nstabilità intermittente - conclude Randi - permarrà fino alla giornata di venerdì, anche se i fenomeni dovrebbero divenire più deboli nelle giornate di giovedì e venerdì. Da sabato tornerà l’alta pressione con tempo stabile e temperature sempre superiori alla norma del periodo".

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