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Cronaca

Formazione professionale, retromarcia della Regione: eliminato l'assurdo divieto ai laboratori

Corsi per diventare falegnami o elettricisti o cuochi fatti da uno schermo di un computer senza toccare un filo elettrico, un tornio o una pentola, qualcosa insomma di impossibile

Via libera ai laboratori in presenza anche per gli istituti della formazione professionale. Gli ultimi regolamenti consentivano infatti la svolgimento di queste attività soltanto alle scuole superiori statali, mentre paradossalmente gli istituti in questione, disciplinati dalla regione Emilia-Romagna, erano costretti a svolgere i laboratori da remoto. Corsi per diventare falegnami o elettricisti o cuochi fatti da uno schermo di un computer senza toccare un filo elettrico, un tornio o una pentola, qualcosa insomma di impossibile. Annuncia la svolta Luca Baroni, direttore generale di Enaip Forlì-Cesena:  “Abbiamo avuto una risposta da parte della Regione: i ragazzi possono riprendere a svolgere le attività di laboratorio”.

Ormai è tutto fatto, i ragazzi stanno riprendendo a svolgere in presenza quei corsi che, a distanza, sono insostenibili: “Stiamo attendendo l’ultimo documento – continua Baroni - anche se ci hanno già dato l’ok per tornare in laboratorio. A casa i ragazzi non hanno gli strumenti per fare i corsi da idraulico o per altre attività… a Cesena oggi sono ripartiti con il corso di ‘operatore della moda’, anche nelle altre sedi stanno ripartendo”.

L’ultimo dpcm imponeva (e impone tutt’ora) la didattica a distanza per tutte le scuole superiori, eccezion fatta per i laboratori: quelli potevano essere svolti in presenza. Questa regola però non era stata recepita dalla Regione, che è stata costretta alla fine a fare retromarcia rispetto alle prime indicazioni, valeva quindi soltanto per le scuole superiori statali, non per gli istituti di formazione professionale che, essendo sotto il controllo della Regione, non potevano svolgere in presenza i laboratori. Proprio le scuole maggiormente bisognose di lavorare ‘sul campo’, impossibilitate ad istruire futuri elettricisti, meccanici, falegnami, cuochi o parrucchieri attraverso uno schermo. Su questo fronte erano sorte diverse lamentele da parte delle famiglie dei ragazzi iscritti negli istituti in questione. Ora si potrà riprendere ad imparare il mestiere sul campo come giusto che sia, con tutte le misure di sicurezza del caso, proprio come fanno i ‘colleghi’ dei licei o di tutte le altre scuole superiori statali.

Salone dell'orientamento

Restando in tema di formazione e futuro, si avvicina il 'salone' dell’orientamento di “Futuro al lavoro”: la sua edizione annuale, come tante altre, viene digitalizzata. L’iniziativa, giunta al suo terzo appuntamento, consiste in una serie di incontri virtuali con figure del mondo lavorativo e scolastico per orientare i ragazzi delle scuole medie e superiori alle scelte sul futuro, sia in ambito formativo che professionale. Dal 26 al 28 novembre gli incontri per i ragazzi delle medie, dal 30 novembre al 2 dicembre quelli rivolti agli studenti delle superiori.

Spiega l’iniziativa nel dettaglio Alessandra Prati, rappresentante dell’ufficio scolastico regionale: “Sono coinvolte trenta scuole di primo grado della provincia di Forlì-Cesena con circa 3800 studenti e venti scuole secondarie di secondo grado con 3300 ragazzi. Le famiglie vivono il momento della scelta del figlio in terza media con ansia, consapevoli che questa sia una decisione molto importante. Il 26 novembre è in programma l’apertura per le scuole medie, quattro giorni dopo per quelle di secondo grado. Sarà un percorso fatto di sportelli di orientamento, tour virtuali e videoconferenze su NatLive”. L’evento chiamerà la presenza di molte realtà del nostro territorio, sia lavorative che formative (durante le dirette presenti fisicamente nella sede cesenate di Enaip).

Ciascun ragazzo potrà seguire la tematica che più ritiene vicina ai propri interessi e al proprio futuro: “Sono coinvolti 14 enti di formazione professionale: la fondazione Enaip, le scuole superiori di Forlì, la camera di commercio del territorio e l’Università di Bologna (col campus di Forlì-Cesena). Il salone è organizzato in sette aree tematiche: fabbrica intelligente, settore agrifood, scienze e sostenibilità, servizi alle imprese, wellbeing (benessere in azienda), umanesimo 2.0, creatività e fashion style. Un’opportunità per capire cosa possa offrire il territorio, sia dal punto di vista formativo che professionale”.

Claudio Bulgarelli, direttore dell’Enaip di Cesena, spiega l’obiettivo del salone mediante una citazione di Malcom X: “Il futuro appartiene a chi si prepara ad esso proprio oggi”. “L’operazione – spiega Bulgarelli - finanziata dalla provincia di Forlì-Cesena anche grazie al fondo sociale europeo, vuole cercare di dare degli strumenti ai ragazzi affinché possano scegliere quello che è il loro futuro. Ci piace pensarla come una sorta di vaccino per prevenire una situazione di difficoltà successiva. L’orientamento può darci un’arma per cercare di avere maggiore consapevolezza rispetto alle offerte del territorio e alle proprie caratteristiche personali”. Bulgarelli annuncia infine una simpatica presenza durante la giornata di inaugurazione del salone: “Parteciperanno ‘Gli Autogol’ di Radio 105, movimenteranno il salone e favoriranno la partecipazione dei ragazzi”.

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