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Cronaca

Giro di vite contro gli "zozzoni": arrivano le fototrappole per incastrare chi abbandona i rifiuti in strada

Le segnalazioni sono sempre più frequenti e a cadenza ormai giornaliera

Malgrado si cerca di differenziare sempre di più, c'è chi va controcorrente, sbarazzandosi di rifiuti non solo lungo le strade periferiche, ma anche nelle vie interne del centro storico. Le segnalazioni sono sempre più frequenti e a cadenza ormai giornaliera. Il Comune di Forlì non tollelerà più gesti di inciviltà e colpirà duramente chi viene colto a gettare l'immondizia dalle auto. L'amministrazione comunale acquisterà una serie di fototrappole che saranno posizionate in diverse strade per stroncare l'odioso fenomeno.

La giunta comunale ha dato il via libera al progetto "In Trappola i rifiuti abbandonati", che sarà svolto in collaborazione con il Corpo Unico di Polizia Municipale dei Comuni della Romagna Forlivese. Il piano "anti-zozzoni" prevede l'acquisto di tre fototrappole più altre 17 fototrappole "civetta", che consistono in contenitori al cui interno non è presente le fototrappola, ma che servono come dissuasori. La presenza sarà segnalata con appositi cartelli.

Questo progetto, viene spiegato, "intende diffondere le corrette informazioni circa le modalità di conferimento corrette dei rifiuti più comunemente abbandonati e si pone come obiettivo quello del controllo del territorio con fototrappole che saranno collocate nei punti considerati critici per l'abbandono dei rifiuti". Periodicamente verranno monitorati una ventina di siti localizzati sia in zone del forese, sia in centro storico. In questi luoghi sarà collocata una apposita segnaletica che informerà gli utenti in merito alla presenza di impianti di videosorveglianza e al rispetto delle leggi sulla privacy.

Accertati eventuali scarichi abusivi si procederà con l'intervento sanzionatorio che, a seconda della tipologia del rifiuto abbandonato, può prevedere un importo di 166 euro per l'abbandono di rifiuti urbani non pericolosi su suolo pubblico o ad uso pubblico e anche sanzioni fino a 300 euro per l'abbandono di rifiuti pericolosi, in applicazione del sistema sanzionatorio del Regolamento Atersir del 26 luglio 2016 vigente in materia. Oltre che nel Comune di Forlì, che farà da apripista, il progetto potrà essere esportato anche nei restanti Comuni dell' Unione là dove venissero individuate problematiche analoghe. Il costo è di circa 7mila euro. Sporcare la città è un inqualificabile mancato rispetto delle regole che governano la convivenza civile. L'azione dell'amministrazione comunale contro chi genera degrado punta a sollecitare una più incisiva presa di coscienza ed un maggior senso di comunità.

L'intervento di Ragni

“Ci chiediamo quali saranno le vie individuate dal Comune e dalla di Polizia Municipale per tenere d’occhio h24 gli indisciplinati - afferma il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni - e come potrà essere garantita la privacy di chi capiterà nel raggio della videocamera casualmente". L'esponente azzurro intende conoscere "quale sarà il personale autorizzato a visionare foto e video ottenuti in questo modo e come e dove verranno archiviate e per quanto tempo queste video riprese". Altra domanda: "Perché il progetto non è stato portato in consiglio comunale e condiviso con tutte le forze politiche?" L’esponente azzurro "intima il Comune di Forlì dal procedere oltre in assenza di un confronto che dovrà essere aperto a tutte le parti interessate, e non soltanto curato dalla giunta del Pd del sindaco Drei, ovvero un confronto aperto a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, alle associazioni di categoria ed agli ordini professionali, alle associazioni sociali e ambientali ed anche ai semplici cittadini".

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