“La scienza ci chiede di azzerare le emissioni entro il 2030 per evitare conseguenze irreversibili; questo sindaco è l'ultimo a poter imboccare la strada nel contesto forlivese per evitare il collasso. Sebbene in campagna elettorale il Sindaco Zattini abbia firmato tutti i punti della petizione da noi presentata, e succesivamente, durante il ballottaggio, abbia firmato un ulteriore impegno ad agire contro il collasso climatico ed ecologico, presenterà un Programma di Mandato, che sarà votato mercoledì in consiglio comunale, che ci ha indignato e deluso”: è la presa di posizione del gruppo Fridays For Future di Forlì.

Che attaccano: “Appare in modo evidente che non si è tenuta in considerazione la volontà della cittadinanza che si è espressa in modo unanime, attraverso i suoi rappresentanti al consiglio comunale, riconoscendo la crisi climatica ed ambientale  e impegnando il Sindaco e la Giunta ad "assegnare la massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’Amministrazione comunale" e ad azzerare le emissioni entro il 2030. Più volte si fa riferimento al futuro ma paradossalmente non si parla mai dell'azzeramento delle emissioni che alterano il clima, e dal quale dipende il futuro della vita sulla terra. Non c'è futuro in un Pianeta morente. La Giunta continua quindi a non ascoltare la scienza rendendosi complice della distruzione della vita sulla terra”.

E conclude la critica: “Chiediamo a tutto il Consiglio comunale, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione, di non approvare un programma che va contro la volontà dei cittadini, ma di modificare il programma di mandato inserendo l'azzeramento delle emissioni al 2030, e tutte le azioni necessarie per attuarlo, come da loro stessi votato all'unanimità a fine luglio. Chiediamo al Sindaco di rispettare gli impegni da lui firmati e domandare pubblicamente, a tutte le figure politiche nazionali che incontrerà per la campagna elettorale regionale, di agire contro l'emergenza”.