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Cronaca Bertinoro

Frode fiscale per costruire la villa al figlio, arrestato Isoldi

Nuovi guai con la giustizia per Pierino Isoldi. Il noto imprenditore forlivese di 55 anni è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza di Forlì in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere

Nuovi guai con la giustizia per Pierino Isoldi. Il noto imprenditore forlivese di 55 anni è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza di Forlì in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione e appropriazione indebita di oltre 13 milioni di euro attraverso frode fiscale con utilizzo di fatture false. Nella vicenda è coinvolto anche un noto avvocato del foro di Firenze, indagato per concorso in estorsione. Denunciate anche altre sette persone.

La villa posta sotto sequestro



Quest'ultime dovranno rispondere dell'accusa di appropriazione indebita ed alla frode fiscale. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal procuratore capo della Repubblica di Forlì, Sergio Sottani, e dai sostituti Fabio Di Vizio e Marco Forte, Isoldi, con la complicità di un’articolata organizzazione, ha distratto somme dalle società immobiliari e di costruzioni dallo stesso amministrate per oltre tredici milioni di euro utilizzando fatture false, destinandole alla costruzione di una sontuosa villa intestata al figlio, sulle colline di Bertinoro.

Spiega la Finanza: “le fatture emesse dai fornitori ed inerenti la costruzione della villa sono state “spalmate” (dirottate) nella contabilità dei cantieri delle società amministrate dall’imprenditore immobiliare, sì da determinare una assoluta coerenza fiscale e da non evidenziare la presenza di anomalie di sorta nella contabilità”.

In questo modo, sostiene l'accusa, Isoldi “ha potuto sostenere le ingenti spese relative alla costruzione della villa procedendo alla indebita detrazione dell’i.v.a. ed alla contabilizzazione di costi fittizi a favore delle società amministrate, circostanza che non sarebbe stata possibile da parte di persona fisica proprietaria di immobile”.

La villa, che è stata classificata come casa colonica, illustrano le Fiamme Gialle, “è stata così costruita facendo ricorso ad ogni tipo di lusso marmi pregiati, infissi di qualità,  maniglie in ottone,  piscina con vetri trasparenti e cascata e mattoni a faccia vista. Nel solo garage della villa, di oltre 700 metri quadrati, è in grado di fare manovra un pullman granturismo. Prevista inoltre una zona benessere con vasca idromassaggio, forno a legna con cantina, zona denominata “piazzetta” ed altro”.

Inoltre, nel corso delle indagini, gli investigatori “hanno accertato anche un grave episodio di minaccia e estorsione per costringere il titolare della ditta esecutrice dei lavori alla villa, a firmare documentazione attestante fatti falsi inerenti i pagamenti dei lavori, contro la propria volonta’ e con la finalita’ di sviare le indagini”. Nell’ambito dell’estorsione sarebbe coinvolto, inoltre, anche un noto avvocato del foro di Firenze che avrebbe concorso alla condotta illecita.

Gli altri indagati sono il fratello dell’imprenditore arrestato, 62 anni, ed il figlio, 31enne, oltre agli imprenditori che avevano eseguito i lavori nella villa. Nella complessa operazione di servizio sono stati impegnati circa 30 militari e 10 automezzi che hanno eseguito numerose perquisizioni nelle sedi delle societa’ e nelle abitazioni degli indagati a Forli’, Bertinoro, Rimini e Firenze. Nello studio dell’avvocato hanno operato direttamente anche gli stessi magistrati inquirenti.

Gli inquirenti hanno sequestrato copiosa documentazione e, con l’ausilio di personale specializzato della polizia postale e telecomunicazioni di Bologna, sono stati acquisiti i dati dai computer per il successivo esame e per vagliare la posizione dei numerosi fornitori di materiali e servizi che hanno avuto rapporti con l’imprenditore arrestato. La villa oggetto di indagine, del valore di almeno 15 milioni di euro, è stata sequestrata insieme a titoli di credito e somme su conti correnti per oltre 2 milioni e mezzo di euro.

L'avvocato che difende Isoldi ha riferito agli organi di informazione che non gli risulta esser indagato, dicendosi sereno ma scosso per la perquisizione durata tutta la giornata di lunedì. Lo stesso ha anche aggiunto di non aver rinunciato alla difesa dell'imprenditore poichè la Procura di Forlì non ha presentato motivi di incompatibilità.

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