Fu arrestato lo scorso anno per spaccio: "beccato" a vendere marijuana al parco
L'attività antidroga è stata svolta venerdì pomeriggio al "Parco della pace", nella zona di via Piave
E' già noto alle forze dell'ordine per specifici precedenti. Nuovi guai per un 28enne marocchino, residente a Forlì, arrestato nella serata di venerdì dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Forlì dopo esser stato trovato con 300 grammi di marijuana ed alcuni spinelli già confezionati e pronti per la vendita. L'attività antidroga è stata svolta al "Parco della pace", nella zona di via Piave. Erano circa le 16 quando gli uomini dell'Arma hanno notato un disabile, costretto su una sedia a rotelle, già arrestato lo scorso anno per detenzione e vendita di sostanze stupefacenti.
I militari lo hanno seguito a distanza, notando come l'individuo incontrasse diverse persone. Ad una, in particolare, gli ha ceduto un involucro di plastica. A quel punto gli uomini dell'Arma hanno fermato il soggetto, risultato essere un acquirente, trovandolo in possesso di una dose di marijuana. Nel frattempo i carabinieri hanno continuano a monitorare l'extracomunitario, il quale, con una mossa fulminea, si è liberato di un involucro bianco, lanciandolo in un vicino cespuglio.
All'interno vi erano ben 300 grammi di marijuana. L'individuo è stato perquisito con tutte le precauzioni previste, venendo trovato con altre dosi di droga. Esito positivo dalla perquisizione domiciliare, che ha consentito di recuperare e sequestrare altro stupefacente e il materiale per il confezionamento. Trascorsa la notte agli arresti domiciliari, come disposto dal pubblico ministero di turno Laura Brunelli, sabato mattina l'indagato - assistito dall'avvocato di fiducia - si è presentato in caserma per l'udienza di convalida che si è svolta in videoconferenza.
Il giudice Nunzia Castellano ha convalidato l'operato dei militari, applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari nella propria abitazione con l'obbligo di non allontarsi e non avere contatti con persone dverse da quelle coabitanti, senza prima essere autorizzato dal giudice così come richiesto dal pubblico ministero di turno.