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Cronaca

Una casa era la fumeria di eroina, in 7 dentro fumavano e "si facevano" con siringhe. Due arresti

Uno spettacolo triste e penoso quello che si è presentato davanti ai poliziotti quando hanno fatto irruzione: all'interno in quel momento vi erano 7 persone intente a consumare droga

Un appartamento del centro storico era stato adibito a vera e proprio luogo per il consumo dell'eroina. Uno spettacolo triste e penoso quello che si è presentato davanti ai poliziotti quando hanno fatto irruzione: all'interno in quel momento vi erano 7 persone intente a consumare questa droga devastante che purtroppo da vari anni è tornata prepotentemente sul mercato: alcuni la fumavano, altri se la iniettavano in vena. In totale, nel corso dell'operazione, sono stati segnalati in Prefettura una decina di persone, tossicodipendenti di 35-40 anni, mentre per i due presunti spacciatori, entrambi italiani di 33 anni, è scattato l'arresto.

Video - Il dirigente della Squadra Mobile illustra l'operazione antidroga

Il blitz è avvenuto martedì scorso, l'operazione di polizia è stata generata dalle segnalazioni dei vicini che avevano notato un via vai di “brutte facce” da un condominio di via Trento, stradina tra via Caterina Sforza e corso Diaz. Anche 10-15 persone al giorno, che convergevano tutte nella stessa casa. Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato della Questura di Forlì, guidati da Mario Paternoster, hanno fatto irruzione trovando appunto una vera e propria “fumeria” di eroina, uno spettacolo desolante di odore intenso di droga e rifiuti di ogni tipo di oggetti utilizzati per il consumo dell'eroina, dalle siringhe alle cannucce, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Lì in mezzo i 7 tossicodipendenti intenti a “regalarsi” la mortale ebrezza dello stupefacente. 

Scoperta una "fumeria" in centro storico

In totale sono stati sequestrati 11 grammi di eroina, già suddivisa in piccole dosi. Secondo quanto accertato lo stupefacente veniva ceduto a 20 euro la dose. In arresto sono finiti due amici, entrambi di 33 anni, uno operaio e l'altro risultato disoccupato. Uno dei due è del figlio del titolare del contratto d'affitto, dal momento che il padre aveva preso la casa in affitto per dare autonomia al figlio, e di un frequentatore talmente assiduo della “fumeria”, che – secondo la Squadra Mobile – aveva preso domicilio di fatto in quella casa.

I reati mossi dalla Squadra Mobile, coordinati dal pubblico ministero Francesca Rago della Procura della Repubblica di Forlì, sono la detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente e un altro reato previsto esplicitamente dalle norme per il contrasto alla droga, quello dell'aver adibito l'abitazione a luogo di convegno di persone per il consumo di droga. L'utilizzo dei locali di via Trento, al riparo da occhi indiscreti, secondo quanto emerge, non prevedeva un pagamento extra, ma era invece un “servizio aggiuntivo” che veniva offerto agli acquirenti dell'eroina. Dopo la convalida è stata fissata per il 26 febbraio l'udienza del processo a carico dei due arrestati.

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