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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Federico arriva "scortato" dagli amici in motorino: in centinaia per l'ultimo saluto

Si è tenuto nel primo pomeriggio di giovedì nella chiesa tra viale Spazzoli e via Cerchia il funerale di Federico Perugini, il 15enne morto in un drammatico incidente con la potente moto del fratello

La macchina con la bara è arrivata in chiesa poco dopo le 14,30 seguita da una miriade di ragazzini in motorino. Tutti assieme a Federico, come se fosse un giorno qualsiasi e spensierato della comitiva. Ad attendere nelle parrocchia di San Giuseppe Artigiano la salma di Federico Perugini c'erano almeno 400 persone. Tantissimi giovani, tantissimi suoi coetanei, chi dei suoi compagni di scuola di Ragioneria, chi delle squadre giovanili di calcio in cui ha militato, del Forlì e del Cesena. 

Si è tenuto nel primo pomeriggio di giovedì nella chiesa tra viale Spazzoli e via Cerchia il funerale del 15enne morto in via Monari in un drammatico incidente con la potente moto del fratello, presa senza avere la patente e di nascosto lunedì mattina, in un infausto giorno di “buco” da scuola con due suoi compagni. Tra abbracci e singhiozzi, in tantissimi, ragazzi ed adulti, hanno voluto dare la loro testimonianza con la presenza al rito funebre. Tanto che la chiesa è stata stipata al massimo, tra posti a sedere e fedeli in piedi, e poi ancora una sala laterale con uno schermo collegato alla chiesa, anch'essa gremita al massimo, e tante altre ancora erano le persone sul sagrato e nel piazzale esterno. Il tutto avvolto da un silenzio irreale e dal dolore ,come una nebbia che si poteva quasi toccare con mano.

L'ultimo saluto a Federico

Ad officiare la cerimonia, sull'altare, c'erano il parroco don Carlo Guardigli, il parroco precedente don Emanuele Lorusso e il parroco di San Paolo, don Gabriele Pirini, la parrocchia di appartenenza di Federico e della sua famiglia. Diversi i ricordi di amici e di allenatori: “sorriso” è stata la parola utilizzata più spesso per definire il giovane deceduto nell'incidente stradale. 

“Non aveva neanche sedici anni, ma ha saputo radunare qui così tante persone, segno di quanto ha vissuto intensamente e di quanta vitalità ha passato alle persone che conosceva”, ha detto in premessa il parroco ai fedeli presenti. E ricordando la sua passione per il calcio ha consolato i ragazzi presenti spiegando che “molto probabilmente sarà in Paradiso ad organizzare partite di calcio”. L'allenatore ha ricordato invece il suo grande talento per lo sport. Un funerale, una giornata, che resterà a lungo come una cicatrice nell'animo dei tanti giovani che lo hanno conosciuto.

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