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Cronaca

Onori militari e chiesa gremita: Forlì dice addio ad uno dei "suoi" militari

La città di Forlì ha detto addio a Valerio Canzio, uno dei due militari del 66° reggimento aeromobile “Trieste” morto lunedì mattina tra Venezia e Treviso in un drammatico incidente stradale

La città di Forlì ha detto addio a Valerio Canzio, uno dei due militari del 66° reggimento aeromobile “Trieste” morto lunedì mattina tra Venezia e Treviso in un drammatico incidente stradale sulla autostrada A4. Con lui è morto anche Rocco Rilievi, di Bitonto, residente con la famiglia nella provincia di Napoli. Per lui la famiglia ha optato per un funerale, sempre con gli onori militari, in una chiesa di Marano. I famigliari di Canzio, invece, hanno optato per la cattedrale di San Mercuriale di Forlì, la città che ospita il suo reggimento di appartenenza e che lo ha visto presente in città da dieci anni in forza alla caserma “De Gennaro”.

Funerale con onori militari a San Mercuriale

San Mercuriale si è così gremita giovedì mattina di tantissime divise in rappresentanza di tutte le forze armate, dall'Esercito alla Marina, fino all'Aeronautica e tutti i corpi di polizia civili e militari. Ma presenti all'interno e all'esterno sul sagrato anche tanti forlivesi che hanno voluto partecipare in questo modo al dramma vissuto dentro la caserma di viale Roma. La salma di Canzio è stata accolta con il picchetto di onore, sia all'entrata che all'uscita della chiesa.

Funerale con onori militari a Forlì: IL VIDEO 

Nell'antica abbazia di piazza Saffi hanno officiato la cerimonia l'Ordinario militare don Massimo Galanti e l'abate di San Mercuriale don Enrico Casadio. In rappresentanza dei vertici delle Forze Armate era presente il generale di corpo d'armata Amedeo Sperotto, comandante delle Forze operative del Nord Italia, mentre il comandante del 66°, il colonnello Vito Nitti, si è seduto a fianco dei famigliari di Canzio, giunti dalla Sicilia, la madre e due fratelli. Presenti anche le autorità civili e militari della città, con in testa il sindaco Davide Drei.

Il feretro, avvolto nella bandiera tricolore, ha quindi raggiunto l'aeroporto militare di Rimini, dove un Dormier 228 ha portato in volo la famiglia e il corpo di Canzio nella sua terra d'origine, la provincia di Messina, atterrando nello scalo militare più vicino al comune di residenza del 39enne.

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