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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le vittime dell'alluvione

I martiri dell'alluvione: "Il sacrificio di Franco e Adriana non sia vano. Una ferita atroce per la città"

"Le salme di Franco e Adriana ci obbligano a rivedere profondamente le cause per evitare che si ripetano le conseguenze tragiche di questi eventi naturali e non per aumentare le polemiche o il lavoro di avvocati e magistrati", le parole di Corazza

"Scusa Franco ed Adriana se non siamo riusciti a liberarvi e salvarvi". E' iniziata così l'omelia del vescovo Livio Corazza, che ha celebrato sabato mattina alla Pianta i funerali di Franco Prati, 64 anni, e di Adriana Mazzoli, 53 anni, morti annegati nella nottata tra il 16 e il 17 maggio scorso, quando la piena del Montone ha travolto la loro abitazione in via Padulli 26. Dal vescovo, sempre attento ai temi ambientali, un monito: "Non vogliamo che tutto ciò si ripeta. Le salme di Franco e Adriana ci obbligano a rivedere profondamente le cause per evitare che si ripetano le conseguenze tragiche di questi eventi naturali e non per aumentare le polemiche o il lavoro di avvocati e magistrati".

IL VIDEO - I funerali di Franco e Adriana

Corazza ha ricordato come la città e la Romagna siano "nel pieno dell'emergenza e realizzazione delle opere che favoriscano la ripartenza, ma una riflessione approfondita, scientifica, culturale e politica la dobbiamo ai nostri morti perchè non succeda mai più". Dal pulpito ha preso la parola anche il sindaco Gian Luca Zattini (alle esequie anche il prefetto Antonio Corona e i deputati Rosaria Tassinari e Jacopo Morrone), che ha parlato di una "città stravolta e violentata", che "non sarà più la stessa, ma che avrà un futuro", mentre la fine di Franco e Adriana è stata portata via dalla piena del Montone. "E sono gli unici che non hanno una responsabilità di quello che è successo e ai quali dovremo dare risposte. Chiediamo scusa, perchè qualcosa non ha funzionato e chi ha ruoli importanti deve farsi carico di questi momenti difficili". "Le quindici vittime della Romagna sono una ferita che ci porteremo tutti dietro - ha aggiunto -. Ci dovranno far ripensare cosa è una città e cos'è la storia di una comunità". 

Alluvione, l'ultimo saluto a Franco Prati e Adriana Mazzoli

"Non possiamo tra qualche anno ripercorre questo calvario", ha proseguito il primo cittadino, rimarcando come le vittime dell'alluvione siano "dei martiri di un qualcosa che è sfuggito di mano alle istituzioni". "Il mondo è cambiato - ha aggiunto Zattini - Abbiamo ragionato com'era giusto ragionare cinquant'anni fa". Il sindaco, aggiungendo come in un momento come questo ogni parola sia superflua per consolare i familiari delle vittime, ha altresì voluto sottolineare la vicinanza della città, perchè "una comunità la si vede anche nei momenti del dolore". "L'impegno che ci dobbiamo prendere è che il sacrificio di Franco e Adriana non sia vano". 

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