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Offerte, opere d'arte, candelabri: le chiese forlivesi in balìa dei ladri

L'ultimo furto risale a domenica sera, con la sottrazione delle chiavi delle cassette delle offerte conservate in chiesa. I soliti ignoti si sono reintrodotti a Santa Maria del Fiore

L’ultimo furto risale a domenica sera, con la sottrazione delle chiavi delle cassette delle offerte conservate in chiesa. I soliti ignoti si sono reintrodotti a Santa Maria del Fiore, mentre fra le volte del tempio riecheggiavano ancora i lamenti del parroco per il furto subìto il giorno prima. Un parrocchiano ha addirittura comunicato ai Vigili urbani, chiamati sul posto, di aver visto uno sconosciuto uscire in tutta tranquillità dalla chiesa con un involucro sotto braccio, e lì per lì di non averci fatto troppo caso. Salvo poi rivolgersi alla Polizia municipale non appena saputo del furto. Era stato lo stesso parroco don Luigi Burchi ad annunciare la cosa nel corso della messa domenicale.

S.MARIA DEL FIORE, TERZO FURTO IN POCHI MESI - “Anche se non c’è più niente da rubare – ha comunicato il celebrante ai fedeli - siamo stanchi di queste visite sacrileghe”. Mani ignote hanno portato via i portaceri posizionati sull’altare centrale, più altre cose di scarso valore, fra cui una tovaglietta che ornava il tavolino d’ingresso. Le reiterate razzie nel secolare luogo di culto sulla via Ravegnana, ha portato don Burchi alla decisione di chiudere Santa Maria del Fiore negli orari in cui non si tengono celebrazioni o eventi religiosi. Messo nel conto anche quello di domenica sera, per don Luigi Burchi, primo parroco diocesano della chiesa di via Ravegnana dopo oltre 500 anni di conduzione cappuccina, si tratta del terzo furto da quando ha preso il testimone dal predecessore padre Vittorio Ottaviani, nel settembre 2012.

2MILA EURO E 18 CANDELIERI - Gli ultimi due gesti sacrileghi seguono, infatti, un episodio analogo occorso a gennaio. Dopodiché bisogna retrocedere al giorno di Santo Stefano 2011, quando dall’allora convento francescano sparirono 2.000 euro, frutto delle copiose questue operate durante le messe natalizie. Il furto ebbe un seguito immediato nei primi giorni del 2012: oltre alle offerte corrisposte dai fedeli per l’Epifania, venne a mancare il ricavato della Tombola della Befana che alcuni genitori avevano proposto ai bambini nei locali della parrocchia. Il delitto più clamoroso ai danni della comunità parrocchiale di Santa Maria del Fiore, rimane però la razzia sacrilega perpetrata nella notte fra il 22 e il 23 dicembre 2011: dalla chiesa di via Ravegnana sparirono 18 candelieri settecenteschi e alcune statuine del presepio di grande valore storico-artistico.

CHIESA DEL SUFFRAGIO, VIA 24 CANDELABRI - Altri candelieri settecenteschi, per l’esattezza 24, erano stati asportati il 12 agosto di quell’anno dalla centralissima chiesa del Suffragio, in corso della Repubblica. Andando avanti di poche settimane, si segnala il furto di due candelabri messo a segno nella chiesa di Santa Lucia il 17 ottobre 2011, l’unico cui sinora si è posto rimedio con la scoperta dei ladri e il recupero della refurtiva. Procedendo per l’ultima volta a ritroso nel tempo e spostandoci nel forese, rimane indelebile nella memoria dei bertinoresi il grave furto del 13 gennaio 2010 ai danni della locale chiesa del Suffragio. I soliti ignoti si introdussero nottetempo nel luogo di culto ai piedi della salita per Montemaggio. Dopo aver forzato una porta sul retro portarono via cornici, opere sacre ed alcuni candelabri. La sgradita visita fu scoperta la mattina dopo dal parroco don Enzo Ronchi, che non poté fare altro che chiedere l'intervento dei Carabinieri.

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