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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dall'Albania a Forlì solo per svaligiare le case: presa "La banda del parco"

I ladri sono stati assicurati alla giustizia martedì scorso dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Forlì, al comando del tenente Francesco Grasso

L'ora "x" scattava tra le 17.30 e le 20. Sapevano come e quando colpire. Diversi i raid messi a segno, in particolar modo nel mese di dicembre. Una coppia di ladri acrobati, che prendevano di mira in particolar modo gli appartamenti al primo piano di San Martino in Strada e della zona Ca'Ossi. Ribattezzati come "La banda del parco", perchè sfruttavano i sentieri del polmone verde della città per nascondere gli attrezzi del mestiere e raggiungere le abitazioni da svaligiare, sono stati assicurati alla giustizia martedì scorso dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Forlì, al comando del tenente Francesco Grasso al termine di un'attività investigativa. Su disposizione del giudice per le indagini preliminari Monica Galassi si sono aperte le porte del carcere per un ventenne ed un 23enne, entrambi di nazionalità albanese. Due autentici pendolari dei furti, che dall'Albania raggiungevano la Romagna con un unico scopo: razziare le case (soldi e preziosi).

In carcere la "Banda del parco"

I furti

Le indagini degli uomini dell'Arma sono partite lo scorso dicembre a seguito di una serie di furti commessi tra San Martino in Strada e Ca'Ossi. Identico il "modus operandi": tra il tardo pomeriggio e la prima serata i malviventi i primi piani delle abitazioni, raggiungendo i balconi arrampicandosi attraverso le grondaie. Per entrare forzavano una porta-finestra. Una volta all'interno collocavano dei mobili dietro la porta principale per evitare di esser sorpresi al momento del furto.

ARRESTO DI DUE LADRI: IL VIDEO

Le indagini

Le attenzioni dei Carabinieri si sono focalizzate su due cittadini albanesi, che nel periodo dei furti avevano alloggiato in un albergo del centro di Forlì. Uno dei sospettati è risultato già noto alle forze dell'ordine, in particolare per furti commessi nel pesarese. Dopo un periodo di inattività la coppia dall'Albania ha fatto rientro in Italia il 9 febbraio con visto turistico, atterrando all'aeroporto di Verona, raggiungendo Forlì in treno (avevano già il volo prenotato per il ritorno nella madre patria il 20 febbraio) ed alloggiando nello stesso albergo dove avevano trovato ospitalità a dicembre. I detective di Corso Mazzini non li hanno persi di vista nemmeno un minuto, pedinandoli a qualunque ora, anche con visori notturni.

Ladri pendolari dall'Albania: arrestati

La svolta e gli arresti

San Martino in Strada e la zona di Ca'Ossi erano ancora una volta il target preferito dai malviventi. Raggiungevano i quartieri a piedi, incamminandosi lungo il sentiero fluviale dal Parco Urbano, dove, tra la vegetazione, all'altezza del parcheggio dell'Argine, nascondevano il "kit del ladro" (guanti e grossi cacciaviti). Tra il 9 e il 12 febbraio i due hanno messo a segno tre furti (via Bertarina e via Vesi, traversa di Dragoni). La serata di martedì è stato il momento chiave per chiudere il cerchio: dopo l'ennesimo colpo (in via Bertarina) e averne tentati altri due i "topi" (in via Conti messi in fuga dalla padrona) sono stati bloccati all'interno dell'albergo e arrestati dopo aver opposto resistenza.

Il giudice Galassi (pubblico ministero Fabio Magnolo) ha convalidato gli arresti per "furti continuati aggravati in abitazione" e "resistenza a pubblico ufficiale", disponendo la custodia cautelare in carcere. Il lavoro degli inquirenti non è concluso. Infatti sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la responsabilità dei due su altri furti (una decina) commessi a dicembre con le stesse modalità.

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