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Cronaca

Analisi georeferenziata dei reati, il progetto pilota fa diminuire i furti in abitazione del 31%

E' il dato di un periodo precedente all'emergenza sanitaria, quindi dati non condizionati dal blocco della circolazione e del cambio di abitudini collegate al lockdown

Furti in abitazione in calo del 31,1% nella provincia di Forlì-Cesena, più del doppio del trend nazionale, che indica un calo del 13,7%. E' il risultato in cui si sintetizza un progetto specifico del Tavolo per l'ordine pubblico e la sicurezza, che mette assieme la Prefettura, la Questura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e le altre forze dell'ordine, comprese quelle delle Polizie Locali.

Il dato si riferisce ad un periodo di osservazione che va dall'ottobre 2019 al febbraio 2020. “E' un periodo precedente all'emergenza sanitaria, quindi dati non condizionati dal blocco della circolazione e del cambio di abitudini collegate al lockdown, che hanno prodotto anche un calo inevitabile dei reati”. In tale periodo è stato messo in atto un progetto specifico, basato sull'analisi e lo studio dei dati in mano alle forze dell'ordine.

A spiegarlo è il questore Lucio Aprile: “Con un approccio scientifico, si è fatto uno studio per georeferenziare gli atti predatori nei territori di Forlì, Cesena e Forlimpopoli, individuando così i luoghi, ma anche gli orari e le giornate in cui i malviventi operano. Condividendo i dati con tutte le forze di polizia sia quelle dello Stato che le polizie locali, e col supporto dei reparti prevenzione crimine, sono stati operati controlli stradali e posti di blocco mirati, dividendosi le postazioni tra tutte le forze in campo, senza accavallamenti”. Questo ha permesso di reprimere il crimine, con colpi sventati, arresti e denunce. Ma soprattutto prevenirlo.

I dati sono questi: da ottobre 2019 a febbraio 2020 si sono registrati 426 furti in provincia, contro i 618 dell'analogo periodo dell'anno precedente, con una diminuzione del 31,1%. Ancora più marcati i cali nelle città: a Forlì si è passati da 216 a 135 furti in abitazione (-37,5%) nel giro di un anno e a Cesena da 210 a 115 (-45%). Dati i risultati, conclude il prefetto, “l'attività sarà ulteriormente raffinata, anche se non aspettiamoci di azzerare i furti in tre anni, visto questo trend, perché i fattori in campo sono moltissimi”. Non ci sono ancora dati disponibili su quanto il lockdown abbia inciso sul crimine predatorio, anche se l'unanime percezione è quella di un vistoso calo, dovuto ad abitazione più presidiate dai residenti e meno traffico veicolare in circolazione nel quale i malviventi si possono mimetizzare.

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