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Cronaca

Maxi-furto di bici professionali in casa della ciclista Monica Bandini: ladro tradito da un'impronta

Il colpo era stato grosso, il valore della refurtiva ammontava a 30mila euro circa. La Squadra Mobile della Questura di Forlì ha individuato, dopo una serie di accertamenti investigativi, il probabile autore del furto che avvenne nel giugno 2013 ai danni dell'ex ciclista professionista Monica Bandini

Il colpo era stato grosso, il valore della refurtiva ammontava a 30mila euro circa. La Squadra Mobile della Questura di Forlì ha individuato, dopo una serie di accertamenti investigativi, il probabile autore del furto che avvenne nel giugno 2013 ai danni dell'ex ciclista professionista Monica Bandini, nel capanno adibito a ricovero delle biciclette nelle adiacenze della  villetta in via Dei Sabbioni abitata dall’atleta.
 

I ladri si portarono via una decina di biciclette professionali, oltre a diversi pezzi di ricambio tra cui numerosi cerchi. I malviventi entrarono da una finestra e poi uscirono da una porta, portandosi via una refurtiva fatta di prodotti professionali per il ciclismo per il valore di circa 30mila euro. La polizia è riuscita a risalire all’identità del ladro grazie ad un’impronta digitale che è stata poi confrontata con quelle disponibili nelle banche dati delle forze dell’ordine. Si tratta di un marocchino di circa quarant’anni,  che in passato aveva lavorato come camionista nella ditta di famiglia dell’atleta forlivese, un’azienda che opera nel mondo agricolo. L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero, tuttavia l’iter processuale è in atto in contumacia dell’indagato. Il soggetto è irreperibile, la polizia ritiene che abbia fatto ritorno in Marocco.

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