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Cronaca Cava-Villanova

Devastano una casa per rubare. In manette professionisti del furto

Due veri professionisti del furto in abitazione. Hanno devastato una casa, alla Cava, scardinando porte e serrature e preparandosi a fuggire con il bottino, ma sono stati sorpresi dai Carabinieri di Forlì

Due veri professionisti del furto in abitazione. Hanno devastato una casa, alla Cava, scardinando porte e serrature e preparandosi a fuggire con il bottino, ma sono stati sorpresi dai Carabinieri di Forlì, che sono riusciti a coglierli in flagrante. Il fatto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Una chiamata di una vicina al 112, che segnalava movimenti sospetti nella casa di una famiglia albanese, tornata nel paese d'origine per le vacanze.

L'arresto dei ladri (Foto Cristiano Frasca)



L'ARRESTO - Sette minuti dopo la chiamata gli agenti del Nor erano sul posto, alle 2.27 di lunedì. Si tratta di una zona con case singole, al massimo di due piani. I Carabinieri perlustrano dall'esterno l'abitazione in questione, verificando che le inferriate alle finestre sono intatte, ma c'è un segno di effrazione sulla serratura della porta principale, l'unica senza inferriate. A questo punto i militari si separano e mentre uno presidia l'entrata, l'altro fa il giro della casa. Sul retro, puntando la torcia verso il garage vede una sagoma dileguarsi dentro l'abitazione. Mentre chiama il collega, dalla porta principale esce fuggendo un uomo robusto, che dopo una colluttazione, viene ammanettato dal Carabiniere.

Il collega si accorge immediatamente che la corporatura non è la stessa dell'ombra vista sul retro. A questo punto entra in casa, trovando una situazione di devastazione totale: porte scardinate, cassetti sul pavimento, ante e armadi aperti, ogni cosa buttata a terra e sacchetti pieni di gioielli e bigiotteria. Seguendo le scale che portano al solaio, viene individuato il secondo ladro, rannicchiato in un angolo del sottotetto. Questi si getta contro il Carabiniere, tentando di farlo cadere dalle scale, ma non riesce nel suo intento,e viene atterrato e ammanettato.

L'IDENTIFICAZIONE - nell'abitazione viene trovata una borsa piena di arnesi da scasso. I due uomini vengono identificati, sono entrambi rumeni. Il 45enne ha diversi diversi alias, con uno dei quali ha rapinato un supermercato nel Milanese. Il 34enne sembra incensurato. Si appura che dalla casa non manca nulla, ma lo stesso giorno i Carabinieri fanno un controllo nelle strade vicine al luogo del furto e rinvengono nella strada parallela, via Savio, una Renault Laguna aperta, con dentro 2 gps accesi, documenti rumeni sparsi ovunque insieme ad attrezzi da scasso.

L'AUTO - La trafila per capire cosa c'entra la macchina impegna i militari per molto tempo. L'auto è intestata ad una donna bulgara e l'anno scorso è stata sottoposta ad un controllo in Trentino, mentre era guidata da un italiano. Con l'aiuto dei colleghi trentini  viene rintracciato l'uomo, che però ha venduto l'auto ad un cittadino rumeno che ora lavora a Pinarella di Cervia come cuoco. Si scopre così che quest'ultimo aveva conosciuto i due ed ogni tanto gli prestava l'auto, come era successo domenica sera. Ma poi non gliel'avevano più riportata. Dettaglio inquietante: nel navigatore non di serie, rinvenuto nell'auto, l'ultimo itinerario porta proprio a Forlì, in via Savio, dove è stata ritrovata l'auto.

LA CONVALIDA - L'arresto è stato convalidato dal pm Marilù Gattelli , lunedì. I due ladri, davanti al gip Del Bianco, hanno raccontato di avere trovato la casa vuota e di essersi recati lì, pensando fosse abbandonata, per passarvi la notte. Hanno negato di avere fatto i danni e le colluttazioni con i Carabineri. Ora sono nel carcere della Rocca di Forlì, in attesa di giudizio, con l'accusa di rapina aggravata in concorso.

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