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Cronaca

Abbraccia la vittima e la deruba del telefonino, nuovo arresto per lo specialista del furto

Si tratta dell'individuo arrestato il 29 novembre dello scorso anno, circostanza nella quale agì insieme a un complice, poi individuato dai poliziotti grazie alle sue snikers di colore rosso fiammante

E' uno specialista del furto con la tecnica dell'abbraccio. Un marocchino di 30 anni è stato arrestato dagli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Forlì, sotto la guida del dirigente Stefano Santandrea, per aver derubato un forlivese 47enne. Si tratta dell'individuo arrestato il 29 novembre dello scorso anno, circostanza nella quale agì insieme a un complice, poi individuato dai poliziotti grazie alle sue snikers di colore rosso fiammante. L'episodio si è consumato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì. La vittima, verso mezzanotte e mezza, si è presentato negli uffici di Corso Garibaldi, denunciando che poco prima aveva inseguito l’autore del furto del suo cellulare, avvenuto in pieno centro, che poi però non era riuscito a raggiungere ed aveva perso di vista lungo la via Maroncelli, poco lontano dalla sede della centrale di Polizia.

Mentre il forlivese, con affanno e concitazione, raccontava agli agenti che il ladro, con qualche scusa, poco prima lo aveva abbracciato e gli aveva sfilato il cellulare, un amico della vittima ha formulato il numero di telefono del derubato, ed ha risposto un uomo dall’accento straniero intimando di recarsi in prossimità di un noto pub del centro per concordare la restituzione del maltolto. Poliziotti e testimoni si sono quindi spostati in quel luogo, ma del ladro nessuna traccia. Con un'altra telefonata, lo stesso soggetto ha indicato un altro punto di incontro, ma a quel punto i poliziotti, che ascoltavano la conversazione in “viva voce”, hanno riconosciuto l’interlocutore.

Mentre la vittima e gli amici raggiungevano il nuovo punto di incontro, gli agenti si sono messi alla ricerca dell’individuo, descritto come nordafricano alto circa 1,75 metri, magro e con giubbotto colore vinaccia, trovandolo ancora con il telefono in mano, vicino alla sua abitazione, mentre stava conversando nuovamente con il derubato. E’ scattata quindi la perquisizione, che oltre a recuperare il telefono rubato, ha permesso di contestargli anche la violazione amministrativa della detenzione a fini personali di stupefacenti, poiché in una tasca aveva un grammo scarso di marijuana. L’arresto è stato immediato: l’udienza di convalida da parte del giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Giorgio (pubblico ministero Filippo Santangelo e Marzia Mariani), si è tenuta stamattina con la ratifca dell’operato della Polizia e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Il ladro

Lo straniero è ormai noto alle cronache per questo suo speciale “metodo” usato per derubare le persone: la tecnica è sempre quella dell’abbraccio, simulando un atteggiamento confidenziale, e le vittime sono spesso scelte nei pressi dei locali pubblici proprio puntando quelle che dopo avere trascorso la serata bevendo con amici si trovano in situazione di minorata difesa magari per avere consumato qualche bevanda alcolica. Da ultimo, il marocchino fu arrestato il 29 novembre dello scorso anno, circostanza nella quale agì insieme ad un complice, poi individuato dai poliziotti grazie alle sue snikers di colore rosso fiammante. Nei confronti del 30enne, proprio per quell’episodio, è stata pronunciata sentenza di condanna definitiva a dun anno di reclusione, in procinto di divenire esecutiva. L’Ufficio Immigrazione un paio di settimane fa gli ha notificato il provvedimento di revoca del titolo di soggiorno che era riuscito ad ottenere grazie a matrimonio contratto con una cittadina italiana, che però gli accertamenti disposti ad hoc hanno consentito di appurare non essere di fatto più contraddistinto da rapporto di convivenza.

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